“I cristiani iracheni vedono violati i loro legittimi diritti umani e nazionali: dall’esclusione dal lavoro all’appropriazione delle loro risorse e proprietà, fino al sistematico cambiamento demografico delle loro città nella Piana di Ninive”. E’ quanto ha denunciato venerdì scorso in una nota ufficiale il Cardinale Louis Raphael I Sako, Patriarca di Bagdad dei Caldei.
Alcuni giorni fa il Presidente della Repubblica dell’Iraq Abdul Latif Rashid ha ritirato il decreto presidenziale emesso nel 2013 che di fatto riconosceva come capo della Chiesa Caldea il Cardinale Louis Raphael I Sako, Patriarca di Bagdad dei Caldei. Il decreto presidenziale era una sorta di ratifica della nomina pontificia del porporato – creato Cardinale da Papa Francesco nel concistoro del 28 giugno 2018 - a capo della Chiesa caldea in Iraq e nel mondo e per questo responsabile dei beni della Chiesa caldea.
“Il dramma cristiano in Medio Oriente va avanti da anni. L’emigrazione dei cristiani continua, in paesi come l'Iraq, la Siria e il Libano. Purtroppo l'Occidente non è consapevole delle difficoltà e dei timori che i cristiani stanno affrontando in vari Paesi. Gli estremisti vogliono approfittare della situazione attuale per segnare la fine della presenza cristiana in Medio Oriente”. Lo ha detto il Cardinale Sako, Patriarca di Babilonia di Caldei, intervenendo al 52° Congresso Eucaristico Internazionale in corso a Budapest.
In un clima di massima tensione dopo l'escalation tra Stati Uniti e Iran, ieri - in occasione della Solennità dell'Epifania - il Cardinale Louis Raphael I Sako - Patriarca di Babilonia dei Caldei - ha lanciati ieri un appello alla moderazione.
Dopo le proteste contro il governo iracheno e le conseguenti violenze di cui ha parlato anche il Papa nell’ultima udienza generale, interviene attraverso una lettera pastorale anche il Cardinale Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei.