Ultime Notizie: Card. Petrocchi

Arcidiocesi de L'Aquila

L'Aquila: Papa Francesco ha nominato il nuovo Arcivescovo metropolita

Papa Francesco stamane ha accettato la rinuncia presentata dal Cardinale Giuseppe Petrocchi da Arcivescovo metropolita de L'Aquila. Gli succede l'Arcivescovo coadiutore, Monsignor Antonio D'Angelo

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Il Cardinale Petrocchi: "Dove c'è Popolo il dramma è condiviso"

“La morte esce definitivamente sconfitta: la porta della salvezza viene spalancata per tutti e in perpetuo. La morte, in Cristo crocifisso e risorto, è passaggio: non conclusione disgregante, ma solo cambiamento di sede. Per questo, da credenti, abbiamo il coraggio di guardare in faccia la morte, senza cercare di esorcizzarla attraverso l’occultamento psicologico e l’esclusione culturale. Pur avendo le lacrime agli occhi, ma con la pace nel cuore, possiamo affermare, a testa alta, che i nostri congiunti o amici, che passano attraverso il tunnel della morte, non si perdono nel baratro del nulla, ma: arrivano a destinazione, perché l’esistenza umana è un pellegrinaggio nel tempo verso la patria eterna; ci precedono, perché ciò che si è compiuto in loro, accadrà anche a noi. Di questo siamo sicuri; anche se non sappiamo: dove, come e quando; ci attendono, perché i legami, che ci hanno unito quaggiù, non si deteriorano, né vengono meno lassù: anzi, si purificano e giungono a pienezza; ci sarà il ricongiungimento, perché quando anche noi avremo varcato la porta della morte, ci ritroveremo nella Casa di Dio, contenti di stringerci in un abbraccio eterno, e grati di essere stati ammessi alla Comunione definitiva con il Padre celeste, resi figli nel Figlio, attraverso il dono dello Spirito”. Lo ha detto il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L’Aquila, nell’omelia della Messa celebrata ieri per i 12 anni del sisma che sconvolse il capoluogo abruzzese.

Presidenza della Repubblica Italiana

10 anni fa il sisma de L'Aquila, il ricordo del Cardinale Petrocchi

"Per la decima volta, quest’anno, sentiremo i rintocchi della campana che ricordano i 309 martiri del terremoto. Facciamo memoria di tutte le vittime di quella immane tragedia; le stringiamo a noi con un unico abbraccio e, al tempo stesso, le chiamiamo per nome: una ad una. La notte crocifissa del sisma ha suscitato lunghi giorni di dolore, ma anche ha acceso la luce di una graduale risurrezione, più forte della furia devastante del sisma. Le lacrime versate si sono rivelate feconde, ed hanno generato una abbondante fioritura di fraternità e solidarietà". Lo scrive il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L'Aquila, nel messaggio in occasione del decennale del sisma che il 6 aprile 2009 distrusse la città e diversi comuni circostanti.