"La riconciliazione che Dio offre nella Pasqua del Figlio incarnato diventa nella comunità una potenza di perdono che i fratelli imparano a donarsi reciprocamente: nella misura in cui l’hanno ricevuta dal grembo misericordioso del Padre, diventano a loro volta capaci di misericordia gli uni verso gli altri. er questo non ci dobbiamo mai stancare di essere ambasciatori di riconciliazione". Lo scrive il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, ai sacerdoti e ai diaconi del clero romano in occasione della Quaresima.
Prosegue il ciclo di catechesi sulla Esortazione Apostolica di Papa Francesco Gaudete et exsultate tenute dal Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale per la Diocesi di Roma.
E’ stato il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, a tenere la 13/ma Lectio Divina - lo scorso 8 febbraio - nella parrocchia romana di Santa Maria in Traspontina. Il porporato si è concentrato sul passo del Vangelo di Matteo dedicato al sale della terra e alla luce del mondo.
“Ci fa bene sentirci dire che l'amore è concreto, che sa essere attento alla vita reale degli altri, che sa prendere l'iniziativa per diventare pratico. Ogni cammino di santità è in fondo un cammino di conformazione del nostro cuore al cuore di Cristo, per cui la meta è per tutti la vita nella carità, il partecipare alla carità di Cristo per tutti gli uomini, in particolare per i poveri”. Lo ha detto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella quarta catechesi dedicata all’esortazione apostolica di Papa Francesco Gaudete et exsultate.
"Giuseppe non è un credulone, un sognatore, un ingenuo. Non vive nel mondo delle fate. E’ un carpentiere che lavora sodo, risparmia, porta avanti la sua piccola azienda familiare attraverso le difficoltà del suo tempo. Non c’è spazio nella sua vita per l’ingenuità. E’ uno che parla pochissimo e — se necessario — si alza nel cuore della notte per compiere la sua missione. La sua fede è la fede di un uomo pratico, solido, ma al contempo capace di sognare. A chi crede Giuseppe? Al Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, al Dio che nella storia del suo popolo ha mantenuto la parola data, e le cui promesse sono più solide del legno che lavora con le sue mani. La Parola di Dio non delude, ma rimane in eterno". Sono le parole del Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella lettera per Natale inviata ai sacerdoti fidei donum della Diocesi.
“Il Papa definisce le beatitudini la carta di identità del cristiano, precisando che Gesù ha spiegato con tutta semplicità che cosa è essere santi, lo ha fatto quando ci ha lasciato le beatitudini”. Lo ha ribadito il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella terza meditazione sulla Gaudete et Exsultate di Papa Francesco.
"Quando accettiamo che la nostra vita possa diventare, senza alcun vanto, senza alcun eroismo, trasparenza dell’amore di Dio, del mistero di Dio, anche la nostra regalità diventa una luce che rischiara le tenebre di questo mondo". Lo ha detto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nell'omelia della Messa di ordinazione di cinque diaconi permanenti in occasione della Solennità di Cristo Re.
“Il male si presenta sotto mentite spoglie, con un'apparenza di bene, o per dirla con un'espressione famosa, travestito da angelo di luce in modo da ingannare anche chi si è deciso per la sequela del Signore. Lo scopo del Maligno è riportarci alla vita di prima della conversione, per dimostrare che nulla è cambiato, che la grazia di Dio non ci salva e che le nostre vite sono disperatamente ancora al punto di partenza. ln altre parole, che la santità non fa per noi”. Lo ha detto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, nella catechesi che lunedì sera ha dedicato alla esortazione apostolica Gaudete et exsultate di Papa Francesco.
Il Cardinale Vicario del Papa per la Diocesi di Roma Angelo De Donatis, ha aperto ufficialmente nella Basilica di San Giovanni in Laterano la fase diocesana della sua causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Corbella Petrillo, la giovane donna morta nel 2012 che decise di posticipare le cure per il cancro che la aveva colpita pur di non compromettere la sua gravidanza.
“È necessario soprattutto convertirci ad una mentalità comunitaria, all'essere Popolo di Dio e Chiesa locale: molte parrocchie e comunità hanno confessato di essere affette dalla malattia spirituale dell'individualismo autoreferenziale”. E’ la proposta di “conversione missionaria”, proposta stamane dal Cardinale Angelo De Donatis, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, nell’incontro con il clero romano in San Giovanni in Laterano.
Il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, ha firmato lo scorso 2 luglio l’editto che dà il via ufficiale alla causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Corbella Petrillo, una giovane ragazza romana che, per proteggere il figlio che portava in grembo, ha rimandato le terapie per curare un cancro. Una scelta che ha salvato il piccolo, ma che è costata la vita alla giovane mamma morta il 13 giugno 2012.