"Il Cardinale Bea non è solo da ricordare per quello che ha fatto, ma anche per il modo in cui l’ha fatto. In questo senso rimane un modello cui ispirarsi per il dialogo ecumenico e interreligioso, e in modo eminente per il dialogo intra-familiare con l’ebraismo. Nahum Goldmann, Presidente del World Jewish Congress, descrisse Bea con tre espressioni: comprensivo, pieno di bontà umana e coraggioso. Sono tre aspetti essenziali per chi si adopera nella riconciliazione tra gli uomini". Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro per commemorare il 50° della scomparsa del Cardinale Agostino Bea, promosso dal Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il Pontificio Istituto Biblico e il Center for the Study of Christianity dell’Università Ebraica di Gerusalemme.
Esattamente 50 anni fa - il 16 novembre 1968 - moriva un gigante della Chiesa conciliare: il Cardinale gesuita Augustin Bea.