Tutto pronto per il viaggio "storico" di Papa Francesco in Iraq dal 5 all'8 marzo. Previsti 4 discorsi, due omelie, un Angelus e una preghiera di suffragio per le vittime della guerra. Un intenso programma di eventi accompagnati dal logo e dal motto: " Siete tutti fratelli". Oggi, presentate ai giornalisti, dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, le modalità e le novità di questo 33esimo viaggio apostolico.
Tutto pronto per il viaggio di Papa Francesco in Marocco. Il Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, evidenzia gli ultimi dettagli nel consueto briefing con i giornalisti, prima della partenza. Quello alla volta del Marocco, Paese in maggioranza musulmano, sarà il 28° viaggio internazionale del Papa, dall’inizio del pontificato.
È il secondo giorno di lavoro per i partecipanti all’incontro in Vaticano sulla protezione dei minori nella Chiesa. Nella sessione mattutina hanno preso parola il Cardinale indiano Oswald Gracias e il Cardinale Blase Cupich. Nel briefing odierno all’Augustinianum, vengono ripercorsi i momenti principali di oggi, caratterizzati principalmente da due parole: sinodalità e collegialità.
È tutto pronto per la 34esima Giornata Mondiale della Gioventù con Papa Francesco, dal 23 a 27 gennaio a Panama. La piccola nazione, ponte fra il Sudamerica e le 6 nazioni del Centroamerica, ospiterà circa 250 mila giovani da 155 paesi. Il Direttore ad Interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti, illustra ai giornalisti, tappa per tappa, il 26esimo viaggio che compirà Papa Francesco.
Mezza giornata di lavoro intensa per i padri sinodali impegnati a leggere ed illustrare la prima bozza del Documento finale sul Sinodo dei giovani.
Una piccola pausa per i vescovi impegnati nei lavori del Sinodo sui giovani. Da domani si riprenderanno le Assemblee e inizierà il vero dibattito per la stesura e la pubblicazione del Documento finale, prevista sabato 27 Ottobre. Domani in particolare verrà presentato il progetto del documento, mercoledì i padri sinodali illustreranno le proposte di cambiamento, giovedì ci sarà il pellegrinaggio, venerdì un'altra assemblea e infine sabato la votazione e la pubblicazione del documento.
Circoli minori e commissioni sia per la stesura del documento che verrà discusso e votato che per lettera che il Sinodo invierà ai giovani. Questo il lavoro delle ultime ore e domani i Circoli presenteranno le loro relazioni.
In queste ultime congregazioni generali “si è parlato anche della pastorale digitale, di come la Chiesa possa trovarsi nel mondo social: un luogo virtuale e reale dove i giovani sono presenti”. Lo ha detto il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini, nel corso del consueto briefing sulla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Continuano i lavori dei circoli minori nelle varie lingue per la stesura della seconda parte dello Strumento di lavoro del Sinodo sui giovani. I circoli si riuniranno fino a martedì. Erano 257 i padri sinodali presenti oggi in Aula.
Interventi liberi, e soprattutto arrivano gli italiani. Al Sinodo sono intervenuti Forte, De Donatis, Ciopolla, Zuppi, Fisichella che ha proposto un vero pellegrinaggio per i Padri, e il cardinale Baldisseri ha approvato, si farà forse alla tomba di Pietro.
La prima parte dell’Instrumentum Laboris della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è pronta. “Dalla discussione della prima parte è emersa una Chiesa sempre più sinodale e meno autoreferenziale, il Sinodo è il frutto di un discernimento collettivo, dove emerge la volontà di parlare i linguaggi del tempo presente”, sottolinea il Prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione Paolo Ruffini, intervenuto al consueto briefing per i giornalisti sul Sinodo presso la Sala Stampa Vaticana.
Sono tre i Circoli Minori per la lingua italiana e tre i relatori incaricati di raccogliere e presentare i temi discussi: l’arcivescovo Vincenzo Paglia, il teologo e vescovo Bruno Forte e il vescovo assistente di Azione Cattolica Pietro Maria Fragnelli. I moderatori sono tre cardinali: De Donatis, Filoni e Ravasi.
È ancora Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero vaticano per la comunicazione, ad aprire il briefing odierno sui lavori sinodali presso la Sala Stampa Vaticana. “Il Sinodo si rivolge ai giovani di tutto il mondo – precisa Ruffini - parlare il loro linguaggio è inserirsi anche nei loro contesti;come quello di guerra, di poco lavoro, ognuno con le proprie esperienze, anche terribili come di droga, narcotrafficantin ecc. La Chiesa si rivolge anche a loro, come una Madre, essi anche sono la Chiesa e devono sapere che la Chiesa è anche la loro casa. Non sono oggetti, sono i protagonisti”. Durante la riunione sinodale è stata anche avanzata la proposta di un Pontificio Consiglio per i giovani.
E’ Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero Vaticano per la comunicazione, ad aprire il primo briefing del Sinodo 2018 per i giornalisti presso la Sala Stampa Vaticana: “Non sarà un resoconto come fosse un dibattito o un convegno, ma nel rispetto del Sinodo e del sentirsi una cosa sola cercheremo di raccontare il pensiero del Sinodo nella sua comunione”.
C’è stata anche la proposta di alcuni testi, che dovrebbero approdare poi nel testo della costituzione Apostolica che regola la nuova Curia, durante il 19esimo Consiglio dei Cardinali che si è tenuto in Vaticano dal 24 al 26 aprile.
Non c’è ancora un programma della Conferenza Internazionale della Pace al Cairo. Per ora, si sa che Papa Francesco vi prenderà parte - e ci sono altri 200 invitati, ma non tutti hanno dato l'adesione - e che il suo intervento non sarà né un intervento di apertura, né uno di chiusura, come in genere accade. È uno dei dettagli sul viaggio di Papa Francesco in Egitto fornito da Greg Burke, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in un briefing con i giornalisti
Per il Cardinal Christoph Schoenborn non c’è dubbio: è l’attenzione alla famiglia la vera novità di questo Sinodo. E quando gli viene richiesto quale sia la definizione di famiglia, risponde sicuro: “La famiglia è quella tra uomo e donna, aperti alla vita, che vivono la loro relazione in fedeltà.” E dà dettagli sul documento finale, che sarà votato questa sera dai padri sinodali: il problema dell’accesso ai sacramenti per i divorziati che vivono una seconda unione “sarà trattato in maniera obliqua,” mentre non ci sarà grande attenzione sul tema delle coppie omosessuali, un problema molto marginale nel testo. Tutta l’attenzione sarà spostata sul tema della coscienza e del discernimento, secondo una linea segnata dal gruppo germanofono guidato dallo stesso Schoenborn. Ma in pratica si dovrebbero semplicemente ridefinire gli insegnamenti dell’esortazione sinodale “Familiaris Consortio” di San Giovanni Paolo II.
Non è una discussione destinata a terminare, quella del Sinodo sulla famiglia. La sfida, come ha spiegato l'arcivescovo Mark Coleridge di Brisbane (Australia) è quella di trasformare il Sinodo da evento a processo. E, nonostante le differenze, c’è una cosa su cui tutti i vescovi sono d’accordo, spiega il Patriarca di Gerusalemme dei Latini Fouad Twal, e cioè che si deve coniugare “verità e misericordia.” Come, è tutto da vedere, in un Sinodo che però “non deve essere solo cosmetica,” sottolinea il vescovo Enrico Solmi di Parma.
Circoli minori e linguaggio, circoli minori e testimonianze, circoli minori dove si mettono insieme idee diverse. Tre padri sinodali anche oggi sono stati a disposizione dei giornalisti accreditati che seguono il Sinodo. Ma si capiva che non avevano ancora molto da dire.
Prima conferenza stampa del Sinodo e prime dichiarazioni della presidenza. Il cardinale arcivescovo di Parigi Vingt-Trois, uno dei presidenti delegati del Sinodo, ha chiarito che chi si attende uno stravolgimento della dottrina della Chiesa resterà deluso.