Come la pace in Europa dipese dalla riconciliazione franco-tedesca dopo la Seconda Guerra Mondiale, così la pace in Europa oggi dipenderà dalla riconciliazione russo-ucraina. Ma è una riconciliazione lontana da venire, che ha bisogno di essere costruita, che ha bisogno anche dell’umiltà di riconoscere verità scomode e della fiducia nella forza dell’amore misericordioso di Dio che ci permette di costruire il futuro degno e armonioso della famiglia europea. L’esarca Bohdan Dzyurakh, che sovrintende ai fedeli greco-cattolici ucraini di Germania e Scandinavia, è stato appena eletto presidente della Commissione Pastorale Sociale del CCEE. In questa intervista con ACI Stampa affronta le radici della guerra in Ucraina, ragiona sulla eredità della storia, mette in luce come la Russia abbia abdicato alle sue radici cristiane. Ma guarda al futuro, con fiducia, indicando nella Chiesa (e in particolare, per l’Ucraina, nella Chiesa Greco Cattolica Ucraina) e negli intellettuali le forze costruttrici di una nuova società, più libera perché fondata sulla verità.