Il tema è già un programma: “Essere cooperatore della verità. Portare nel futuro la ricca eredità di Benedetto XVI”. Per la prima volta dalla morte di Benedetto XVI, i suoi allievi e gli studiosi del suo pensiero si incontrano nella conferenza annuale del Ratzinger Schuelerkreis. Succede nel pomeriggio del 23 settembre, un sabato, come di consueto, quando ci si riunisce in quello che è diventato ormai il modello delle riunioni: un simposio pubblico, in diretta tv, con traduzioni, perché il pensiero di Benedetto XVI resti presente e vivo.
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Nuovo in realtà non era solo il Papa: anche il Segretario Generale del Sinodo era neofita. L’Arcivescovo croato Nikola Eterovic era infatti stato nominato nel 2004 da Giovanni Paolo II, succedendo così al Cardinale Jan Pieter Schotte.
Bonaventura da Bagnoregio quanto era francescano?
Giovanni Paolo II muore il 2 aprile 2005 e il 19 successivo il Cardinale Joseph Ratzinger viene eletto Papa con il nome di Benedetto XVI. E per il nuovo Papa il primo viaggio apostolico internazionale coincide con la Giornata Mondiale della Gioventù che si celebra proprio in Germania - terra natale del Pontefice - e per la precisione a Colonia.
Dal chiostro si alza un coro di voci angeliche, in una luce tersa e odorosa di fiori delicate ed erbe accuratamente selezionate. Un gruppo di monache cantano e poi si riuniscono in chiesa per pregare e ancora cantare.
Presentato ieri a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il francobollo commemorativo dedicato a Papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre 2022 all’età di 95 anni.
Il 21 giugno 2015 Francesco è stato il quarto Papa - il terzo in epoca contemporanea dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - a raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, il telo di lino che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Nei primi anni del XIX Secolo Papa Pio VII compì due atti di venerazione privati davanti alla Sindone.
Non è un libro di rivelazioni, di chiarimenti o notizie sensazionali. E' molto di più e molto meglio: è un libro di storia. Ratzinger la scelta. "Non sono scappato", di Orazio La Rocca edito da San Paolo è un preciso lavoro di cronaca. Chiaro, semplice ed approfondito. La cronaca di quasi 10 anni di "pontificato emerito" di Benedetto XVI.
La morte di papa Benedetto XVI è stata accompagnata dalla pubblicazione di una serie di volumi nei quali, in modi diversi, si avverte l’eco delle tensioni presenti nella Chiesa in Germania.
Funerali solenni di Benedetto XVI. Piazza San Pietro è gremita per rendere omaggio al Papa Emerito.
Il 16 aprile del 1927 nasceva Joseph Ratzinger divenuto poi Benedetto XVI. La sua morte non ha spezzato i legami di affetto di chi ha vissuto con lui. Come l'arcivescovo Alfred Xuereb che ha recentemente pubblicato un libro- diario dei suoi giorni con Benedetto come secondo segretario e oggi nunzio in Corea del Sud e Mongolia.
Mentre la stampa italiana propone all'arcivescovo Gänswein domande che "fanno scalpore" il Prefetto della Casa Pontificia propone all'Università di Heiligenkreuz una conferenza su "Il pontificato di Papa Benedetto dalla prospettiva di un testimone contemporaneo".
Lo aveva chiarito in una lunga nota legale e soprattutto in una lettera a febbraio dello scorso anno. Benedetto XVI aveva respinto le accuse mosse contro di lui. Ma hanno aspettato che morisse per archiviare il procedimento. La Procura di Monaco ha archiviato per mancanza di prove l’accusa mossa a Joseph Ratzinger, quando fu arcivescovo di Monaco e Frisinga (dal 1977 al 1982), di essere stato complice nel coprire un sacerdote pedofilo.
La targa sarà benedetta dall'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, al termine della Messa che lo stesso presule celebrerà alle 10.
“Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. Così Papa Francesco in una intervista rilasciata alla Radiotelevisione svizzera che andrà in onda domenica sera ed anticipata in parte da Vatican News.
Ci vuole un grande coraggio a riscoprire il senso del limite. E ci vuole umiltà. La notizia che lunedì 11 febbraio 2013 si è diffusa con la velocità del fulmine, le dimissioni del Papa, è sembrata a molti uno scherzo. Telefoni che squillano, e mail, sms, chat impazzite.
Sono passati esattamente dieci anni da quel giorno che – in un modo o nell’altro – ha di fatto cambiato la storia della Chiesa. Al termine del concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, Benedetto XVI annunciava ai Cardinali e al mondo la sua decisione di lasciare il pontificato.
"Uno dei più grandi e più influenti teologi di tutti i tempi sulla cattedra di Pietro si è messo sotto la protezione di un santo per il quale non esisteva teologia, solo adorazione".
“La musica, la grande musica, distende lo spirito, suscita sentimenti profondi ed invita quasi naturalmente ad elevare la mente e il cuore a Dio in ogni situazione, sia gioiosa che triste, dell’esistenza umana. La musica può diventare preghiera”,
Un testamento spirituale, l’ultimo capitolo appassionante e coerente del pensiero di Joseph Ratzinger, un vero dono per credenti e per chi cerca la verità, antidoto contro la confusione e la marea montante dell’intolleranza e dell’odio