Un Papa emerito molto lucido, informato sulla situazione dell’Ucraina, interessato agli sviluppi ecumenici: Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha trovato così Benedetto XVI, in un incontro che ha avuto con lui il 26 febbraio, nel monastero Mater Ecclesiae, dove il Papa emerito risiede.
“Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”. Con queste parole Papa Benedetto XVI concludeva - tra lo stupore dei cardinali presenti - l’annuncio della sua rinuncia al ministero petrino.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei - soppressa oggi da Papa Francesco - nasce il 2 luglio 1988 con il Motu Proprio omonimo firmato da Papa Giovanni Paolo II.
Giovanni Paolo II muore il 2 aprile 2005 e il 19 successivo il Cardinale Joseph Ratzinger viene eletto Papa con il nome di Benedetto XVI. E per il nuovo Papa il primo viaggio apostolico internazionale coincide con la Giornata Mondiale della Gioventù che si celebra proprio in Germania - terra natale del Pontefice - e per la precisione a Colonia.
Dopo aver riletto insieme il recente testo di Benedetto XVI sull’ebraismo, la corrispondenza con il Gran Rabbino di Vienna e la risposta ad alcune grossolane critiche che gli erano state fatte, forse è utile ricordare quali sono i testi di riferimento.
Il testo che il Papa Emerito Benedetto XVI ha permesso che fosse pubblicato su Communio questa estate a proposito del De Judaeis come abbiamo visto ha suscitato un certo dibattito tra gli specialisti.
Il Papa emerito Benedetto XVI ha scritto nel suo testo pubblicato da Communio in tedesco la scorsa estate
La scorsa estate alcuni lettori avranno notato il tentativo di sollevare una polemica per uno scritto del Papa emerito Benedetto XVI sul dialogo ebraico- cristiano. In Italia tutto si è spento in poco tempo perché il testo in questione era scritto in tedesco e, ancora oggi, non c’è una traduzione ufficiale.
Anche in questo 2018 qualche giorno prma di Natale Papa Francesco si è recato per lo scambio di auguri dal Papa emerito Benedetto XVI.
Non è facile riassumere la vita di un teologo in un articolo. Di Robert Spaemann che si è spento a Stoccarda il 10 dicembre scorso a più di 91 anni
“Il suo è uno spirito che guarda con consapevolezza e con coraggio ai problemi del nostro tempo, e sa attingere dall’ascolto della Scrittura nella tradizione viva della Chiesa la sapienza necessaria per un dialogo costruttivo con la cultura di oggi”.
“Joseph Ratzinger ha colto tutto il travaglio culturale e spirituale dell’ Europa, un travaglio che ha radici lontane, segnato dalla “secolarizzazione”, ancor prima che dalla trasformazione in senso multiculturale del tessuto sociale, e che ha determinato una crisi della “cristianità” o della civiltà cristiana”.
“Occorre, invece, recuperare la dimensione oggettiva dei diritti umani, basata sul riconoscimento della «dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, [che] costituisce il fondamento della libertà della giustizia e della pace nel mondo»”.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - di cui ricorre il 70/mo anniversario - "mira a rimuovere i muri di separazione che dividono la famiglia umana e a favorire lo sviluppo umano integrale". Lo scrive Papa Francesco nella lettera inviata in occasione della inaugurazione del Simposio Internazionale "Diritti fondamentali e conflitti fra diritti", organizzato dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Papa Francesco si è recato in serata a far visita al Papa Emerito Benedetto XVI nel Monastero Mater Ecclesiae. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede.
Benedetto XVI è Papa da poco meno di sei mesi quando si trova - nell’ottobre 2005 - a presiedere il suo primo Sinodo. E’ l’XI Assemblea Generale Ordinaria e il tema prescelto riguarda "L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”.
Il 3 ottobre 2010 tocca a Benedetto XVI visitare Palermo. E anche in Sicilia il Papa non delude le aspettative.
È una Chiesa che vive il suo personale 11 settembre, colpita ancora una volta dallo scandalo degli abusi. Un 11 settembre che non butta giù le cattedrali come buttò giù le Torri Gemelle, non lascia morti e feriti sul campo di battaglia, ma lascia – questo sì – una Chiesa dall’anima ferita, desiderosa di purificazione. Un desiderio cui può rispondere l’opzione Benedetto. Opzione che ha seguito anche lo stesso Benedetto XVI, che, dal giorno della rinuncia, si “considera un monaco in preghiera per la sua Chiesa”.
Il problema di una Chiesa che si “adatta troppo al mondo”, mentre ci vorrebbe “una minoranza creativa”, è al cuore del pensiero di Benedetto XVI, secondo padre Stephan Horn, coordinatore del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex studenti di Benedetto XVI che si riunisce dal 6 al 9 settembre a Castel Gandolfo.
Dopo tanti anni di servizio - oltre 40 - un parroco va in pensione. E fin qui non ci sarebbe nulla di anomalo, se non fosse il parroco della parrocchia di St. Oswald a Marktl, in Baviera, dove - 91 anni fa - il Papa Emerito Benedetto XVI è stato battezzato.