Diciotto mesi di vita paolina: anche se pochi hanno aperto la strada del cielo ad uno dei primi collaboratori del beato Giacomo Alberione.
Il 26 novembre 1971 spira a Roma don Giacomo Alberione. Beato, sacerdote e grande comunicatore, ricordare il carisma di questo testimone del vangelo è aprire il libro della storia ad una fede coerente e generativa di bene per il mondo intero.
“Mi protendo in avanti”. Questa espressione, tratta dalle Lettere di San Paolo, ad un orecchio non allenato forse direbbe nulla o tanto poco che non cambierebbe niente nella sua vita o in quella degli altri. Eppure ha completamente modificato il modo di vivere e di agire per moltissime persone. Giacomo Alberione (1884-1971) ne ha fatto il suo punto di forza per scalare le vette della sua personale santità, nella difficile missione di annunziare il Vangelo. Descrivere la vita di questo pioniere dei moderni mass media, è un'impresa titanica a cui una vita non basterebbe. Cosa ha fatto il piccolo prete piemontese è davvero stupefacente.