“Le Giornate Mondiali della Gioventù immettono nei movimenti ecclesiali, nei gruppi giovanili e missionari lo spirito del rinnovamento; i giovani diventano gli apostoli dei giovani. I giovani che partecipano alle Giornate Mondiali anzitutto si preparano insieme nella comunione della Chiesa locale e, al ritorno dall’incontro, immettono nelle comunità ecclesiali l’entusiasmo dell’esperienza dell’universalità e della vitalità della Chiesa”. Così il cardinale salesiano Tarcisio Bertone racconta la esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù.
“Polonia semper fidelis”, recitava uno degli striscioni portato dai giovani polacchi in piazza San Pietro durante l’agonia di San Giovanni Paolo II nel 2005. Ed è rimasta fedele, la Polonia, al suo Battesimo, avvenuto 1050 anni fa. Tanto che oggi il Paese ex sovietico si può proporre come un modello di nuova evangelizzazione, come ha quasi suggerito il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, inviato speciale per le celebrazioni di questo anniversario specialissimo. Perché per la prima volta in tanti anni la Polonia può celebrare uno degli anniversari speciali del suo Battesimo da Paese libero.