Oggi, 18 novembre ricorre la festa della dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo. Una celebrazione che s’inserisce nel processo edilizio di cristianizzazione dell’impero romano avviato nella prima metà del IV secolo sotto l’imperatore Costantino.
La V domenica di quaresima, l’ultima, il cammino quaresimale si ferma di nuovo presso la tomba dell’ Apostolo Pietro in Vaticano.
Due anni e 100 mila LED per dare nuova luce alla Basilica di San Pietro. La collaborazione tra OSRAM e Città del Vaticano ha portato un nuovo frutto, appunto la luce dell’interno della Basilica.
E’ l’Apostolo Paolo il personaggio principale dell’omelia del Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, che ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nella Basilica Vaticana nell’ambito dei lavori per la 70esima Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Come da tradizione nella IV domenica di Pasqua, detta del “Buon Pastore”, giorno in cui la Chiesa celebra la 54ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, Papa Francesco ordina nuovi sacerdoti. E quest’anno sono in totale dieci, sei per la diocesi di Roma.
É la chiusura dell’anno civile, la Chiesa cattolica la sera del 31 dicembre ringrazia con il canto del Te Deum. E lo fa davanti al presepe pensando a Maria Madre di Dio, Signore del tempo e della storia.
Un viaggio attraverso la città di Roma alla scoperta delle quattro Basiliche Papali della Città Eterna: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo Fuori le Mura. Questo il nuovo film-documentario in 3D presentato in Vaticano nei giorni scorsi.
"Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune", è il tema di un evento che diventa opera d’arte.
Per la prima volta si celebra la memoria liturgica del beato Paolo VI, e a presiedere la messa nella basilica vaticana è stato il cardinale Pietro Parolin segretario di stato vaticano appena rientrato dal viaggio negli Stati Uniti del Papa. Se la Chiesa “ha coscienza di ciò che il Signore vuole che Ella sia, sorge in lei una singolare pienezza e un bisogno di effusione, con la chiara avvertenza di una missione che la trascende, d’un annuncio da diffondere”, ha detto Parolin nella omelia citando la Ecclesiam suam, prima enciclica di Paolo VI.