Iniziano i pellegrinaggio speciali per il Giubileo.
Nella II Domenica dopo il Natale si apre l'ultima Porta Santa del Giubileo 2025 a Roma, quella della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Quello di oggi, alle ore 10, è l'ultimo appuntamento di questi giorni che ha visto l'aprirsi della Porta Santa di San Pietro, il carcere di Re Bibbia,Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano. Da oggi tutte le Porte Sante di Roma saranno aperte ai pellegrini del mondo.
L'ultima delle Porte Sante di Roma che viene aperta per tradizione è quella di San Paolo Fuori le Mura.
Oggi, la memoria della Dedicazione delle due più importanti basiliche romane: tesori da scoprire e da contemplare
Così come San Pietro in Vaticano è stazione il lunedì di Pasqua per la lettura liturgica dagli Atti degli Apostoli che riferisce il discorso di Pietro nel secondo capitolo,
Il “Mercordi doppo la quarta Domenica di Quadragesima”, Pompeo Ugonio descrive la basilica di San Paolo fuori mura così come non la vediamo più.
18 novembre, memoria della dedicazione delle Basiliche dei Santi Pietro e Paolo. Così viene celebrato questo giorno nel Messale Romano
E si arriva oggi martedì della settimana di Pasqua alla tomba del' Apostolo Paolo alla basilica sulla via Ostiense dove alle 17 si svolge la liturgia stazionale.
Alle ora 17 di oggi si celebra la stazione quaresimale di San Paolo Fuori le Mura. L'origine della basilica è il supposto luogo del martirio e della sepoltura dell' Apostolo delle Genti.
Dio ci ammonisce e ci invita al cambiamento. Lo dice il Papa nella omelia per i Vespri che hanno chiuso a san Paolo la Settimana di Preghiera per l' unità dei cristiani.
I cammini ignaziani a Roma alla ricerca di curiosità e memorie del santo spagnolo sono interessanti anche lontani dal centro. A cominciare dalle quattro basiliche papali.
Così come San Pietro in Vaticano è stazione il lunedì di Pasqua per la lettura liturgica dagli Atti degli Apostoli che riferisce il discorso di Pietro nel secondo capitolo, così martedì di Pasqua è stazione San Paolo perché anticamente si leggeva un discorso di Paolo nel tredicesimo capitolo degli Atti.
Il “Mercordi doppo la quarta Domenica di Quadragesima”, Pompeo Ugonio descrive la basilica di San Paolo fuori mura così come non la vediamo più.
Il Martedì della Settimana di Pasqua il percorso stazionale torna a San Paolo Fuori le Mura.
Oggi si arriva alla Basilica Papale di San Paolo sulla via Ostiense, luogo dove è custodita la tomba dell’ Apostolo delle Genti.
“Per una fatalissima disgrazia derivata, per quanto apparisce, dal fatto che alcuni stagnari, i quali nel far jeri diversi lavori sul tetto della Basilica di San Paolo fuori le mura, lasciarono cadere dè carboni accesi da una padella, si è nella scorsa notte appiccato il fuoco al soffitto della detta Basilica. La violenza delle fiamme è stata tanta e tale, che malgrado i soccorsi prestati dal corpo dè pompieri con la celerità possibile in tanta distanza, quell’antichissimo celeberrimo soffitto è rimasto interamente distrutto, le numerose e famose colonne, meno alcune poche, sono state in parte atterrate ed in parte calcinate, e con grandissimo stento si è potuto salvare il solo monastero”.
Martedì di Pasqua si arriva alla stazione di San Paolo Fuori le Mura. Di nuovo in pellegrinaggio alla tomba dell’ Apostolo delle Genti.
In questo mercoledì in cui si celebra la Annunciazione a Maria il cammino penitenziale delle stazioni romane arriva alla tomba di S. Paolo, alla basilica fuori le mura.
Oggi, 18 novembre ricorre la festa della dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo. Una celebrazione che s’inserisce nel processo edilizio di cristianizzazione dell’impero romano avviato nella prima metà del IV secolo sotto l’imperatore Costantino.
Tra le ultime tappe del pellegrinaggio stazionale si torna anche nella basilica di San Paolo.