Furto nella Basilica Pontificia di San Nicola a Bari. Questa notte un uomo è riuscito a introdursi nella Basilica e ad impossessarsi delle offerte contenute nella teca posta ai piedi della statua di San Nicola. Ne hanno dato notizia i Padri Domenicani a cui è affidata la Basilica.
Anche in tempo di pandemia Bari si prepara a festeggiare San Nicola, patrono della città.
La Basilica di San Nicola, nel cuore della città vecchia di Bari, è un monumento ricco di storia, di arte e di sacralità. Unica è la sua vocazione ecumenica.
È l’episodio della conversione del vescovo Teognide, riportato all’ortodossia da San Nicola dopo che questi aveva abbracciato l’arianesimo, al centro dell’omelia del Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, per la festa di San Nicola.
Per i cinquanta anni dell’elevazione della Basilica di San Nicola a Bari a Basilica Pontificia, Papa Francesco ha inviato una lettera all’arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci, sottolineando che in questi anni la Basilica “ha saputo bene manifestare la sua specifica vocazione finalizzata a dare impulso al cammino di unità dei cristiani”.
Se Assisi è il luogo dell’incontro tra le religioni, Bari è il luogo dell’incontro tra le confessioni cristiane. Lo sottolinea padre Giovanni Distante, rettore della Basilica di San Nicola dall’aprile del 2018 (incarico che aveva già ricoperto dal 1993 al 1999), priore della comunità dei domenicani di Bari dal dicembre 2017.
La Basilica di San Nicola di Bari è uno scrigno di storia e di arte. E non solo antica.
È Basilica Pontificia da 50 anni, San Nicola di Bari. Ad elevarla a quel rango fu Papa Paolo VI, con la Costituzione Apostolica “Basilicae Nicolaitanae”. Una decisione presa – si legge nella Costituzione – “poiché la Basilica di San Nicola ha importanza non solo per l’intera città, ma anche per quasi tutta la cattolicità, in quanto ha contribuito in ogni tempo a dare impulso al movimento ecumenico”.