La presenza del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I al Concistoro per la creazione di nuovi cardinali è una prima assoluta. Mai un Patriarca ecumenico aveva presenziato ad un concistoro. Ma Bartolomeo, primo patriarca a partecipare anche alla cerimonia di inizio pontificato petrino (fu a quella di Papa Francesco il 19 marzo 2013) si trovava a Roma su invito di Papa Francesco, per partecipare alla veglia ecumenica di preghiera Together.
La pandemia del coronavirus ha fatto sì che l’intera umanità si accorgesse “della sua fragilità”, mentre “per i cristiani questo è un tempo di attesa, l’ora più buia in attesa di un mondo nuovo”. Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I firma un Messaggio per il 50esimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra.
Papa Francesco scrive una Lettera a Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli, Patriarca per accompagnare il dono di alcune reliquie di San Pietro, consegnate alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli nella Festa di San Pietro e Paolo. Il motivo della lettera a Bartolomeo- datata 30 agosto 2019 - è spiegato dal Pontefice stesso: "Ho pensato spesso di scriverLe per spiegare in maniera più completa il dono di alcuni frammenti delle reliquie dell’Apostolo Pietro".
L’accoglienza non deve limitarsi all’assistenza, ma “deve guardare al tema della verità e della giustizia” e per questo “diventa preponderante l’impegno delle Chiese per la giustizia sociale”. Il Patriarca Bartolomeo firma e invia un messaggio al convegno “La Teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. E Papa Francesco lo menziona nel suo discorso.
Un colloquio privato di circa venticinque minuti quello tra Bartolomeo e Papa Francesco oggi al Palazzo Apostolico in Vaticano. Bartolomeo è a Roma per visitare la basilica dei Santi XII Apostoli, venerare le reliquie degli apostoli Filippo e Giacomo e partecipare alla conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice.
Quasi tutti gli apostoli che furono con Gesù hanno subito il martirio del sangue, e così succede a tanti cristiani perseguitati nel mondo. Ma – denuncia il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I – “anche nelle società cosiddette cristiane esiste un nuovo martirio, che è il martirio dell’indifferenza, di una società post-religiosa, dell’aridità spirituale”.
Al suono festoso delle campane di tutte le chiese di Mosca, i 13 centimetri di costola sinistra di San Nicola sono arrivati in Russia, per una traslazione storica che è stata resa possibile su richiesta diretta del Patriarca Kirill a Papa Francesco. E lo scorso 8 maggio, è stata la volta del viaggio ecumenico delle reliquie dell’apostolo Filippo, arrivate fino a Smirme su interessamento del vescovo Piretto, e benedette direttamente dalle mani di Bartolomeo.
Con un messaggio inviato al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, Papa Francesco rinnova il suo impegno per il dialogo ecumenico, loda gli sforzi che si stanno facendo nel cammino verso l’unità, e segna la strada del dialogo, come al solito con tre temi principali: la preghiera, i lavori per il bene comune e il dialogo. Perché solo questi tre passaggi – scrive Papa Francesco – ci “permetteranno di superare la divisione e crescere più vicini l’uno all’altro”.