I settemila euro che i bambini di Bangui hanno scelto di condividere con i loro fratelli di Norcia, colpiti dal terremoto, sono stati consegnati venerdì mattina, 3 febbraio, nella cornice di una scuola prefabbricata in legno, aperta subito prima di Natale nel paese umbro. Il gesto speciale dei “bambini che regalano ai bambini”.
Grande soddisfazione per l’Istituto Nicolas Barre, la scuola sostenuta da Amici per il Centrafrica – Carla Pagani onlus, la cui attività è stata la più premiata di Bangui in occasione del Giubileo d’oro dell’Enseignement Catholique Associé de Centrafrique (ECAC), l’organismo che riunisce le scuole cattoliche operanti in Centrafrica.
L’ultimo appuntamento pubblico di Papa Francesco in Africa coincide con la celebrazione della Messa nello stadio Barthélémy Boganda di Bangui davanti a circa 30mila fedeli. Al termine del rito il Pontefice si recherà in aeroporto per rientrare a Roma.
I leader evangelici, insieme con le autorità cattoliche e musulmane, hanno costituito la "Piattaforma interreligiosa" che ha portato avanti il processo di pacificazione nazionale. Come una “locomotiva per la coesione sociale, perché se il presidente della Alliance des Evangeliques en Centrafrique l’arcivescovo e l’imam non si fossero messi insieme ci sarebbe stata un conflitto tra le comunità. Ma la loro coesione, la loro unità è stata veramente un elemento importante, un elemento unificatore”
Non arrivano immagini dall’aeroporto di Bangui per l’arrivo del Papa. In Centrafrica non c’è nemmeno l’elettricità, e le telecamere arrivano dal Sud Africa grazie all’ Eurovisione. Ma alle 10.15 Francesco è atterrato. Ai piedi della scalinata del velivolo il Papa è accolto dal Capo di Stato della transizione, Catherine Samba-Panza, insieme con una bambina che offre al Papa dei fiori.