Si è tenuta il 12 aprile la Messa di ringraziamento del Cardinale Raffael Sako per il suo ritorno a Baghdad. Il Patriarca della Chiesa Caldea aveva lasciato la sede della sua Chiesa nove mesi fa, trasferendosi ad Erbil, in protesta contro il ritiro di un decreto governativo che gli conferiva la potestà di Patriarca.
Tra i nuovi martiri c’era un bambino ancora non nato. Un bambino di tre mesi. Un bambino di tre anni che, al rumore di mitra e di bombe, non si scompose, ma si limitò a dire “Basta, basta, basta” prima di essere raggiunto da una pallottola sul cuore. Una bambina di 12 anni che aveva profeticamente detto in tempo non sospetto: “Mi piace queste chiesa, vorrei morire qui”, e che, prima di morire, disse alla mamma di non preoccuparsi perché era incinta. E la mamma e il bambino che portava in grembo si salvarono dall’attacco terroristico, in maniera quasi miracolosa. Sono le storie delle vittime dell’attacco terroristico alla chiesa di Nostra Signore del Perpetuo Soccorso, cattedrale siro-cattolica di Baghdad. Era il 31 ottobre 2010.