Prosegue la collaborazione tra la Santa Sede e la Fondazione Heydar Aliyev dell’ Azerbaijan.
L’attacco dello scorso 8 ottobre alla cattedrale di Sushi, simbolo della cristianità armena in Nagorno Karabakh, era già un primo segnale. Il 13 ottobre, era stata una chiesa battista ad essere colpita dalle bombe. Ma, nel corso di questi anni di conflitto – un conflitto freddo e caldo alternato – sono stati tanti gli edifici della cultura armena nel territorio che gli armeni chiamano Artaskh ad essere colpito. Tanto che un recente studio ha parlato di un vero e proprio “genocidio culturale” in atto nel territorio.
È chiaro che il tema delle migrazioni sarà cruciale per la diplomazia pontificia durante l’anno. E questo non è dato solo dal fatto che Papa Francesco ha dedicato a “Migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di pace” il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. Ci sono due Global Compacts da discutere, e il draft 0 sull’accordo per i rifugiati è stato oggetto di discussion a Ginevra. È stato il principale impegno della diplomazia pontificia nella settimana.