L’Autorità di Informazione Finanziaria ha sempre agito secondo le sue prerogative, supportando la Segreteria di Stato quando questa ha fatto richiesta di valutare la ristrutturazione dell’investimento sul palazzo di Londra, e anche sottolineato la fattibilità di un prestito dell’Istituto delle Opere di Religione alla Segreteria di Stato per poter rimodulare l’oneroso mutuo acceso per la gestione dell’immobile. Ma non ha mai superato le sue prerogative, mai è entrato in conflitto di interessi, e soprattutto mai ha approvato formalmente una decisione, che poteva spettare solo all’organo di governo.