“L’arduo processo di costruzione della pace e della riconciliazione nazionale può avanzare solo attraverso l’impegno della giustizia e dei diritti umani”. Papa Francesco vola a Naw Pyi Taw, la capitale del Myanmar, e lì incontra il Consigliere di Stato Aung San Suu Kyi, il presidente Htin Kew e le autorità. E si rivolge loro con un breve discorso, in cui i sottintesi parlano più di quello che è viene espresso.
Il Myanmar è la prima tappa del 21/mo Viaggio Apostolico internazionale di Papa Francesco. Uno Stato - la ex Birmania - tra i più poveri del mondo, anche se negli ultimi anni si registra una notevole crescita economica dovuta soprattutto dallo stop all'embargo internazionale
Quella che avviene domani in vaticano non è solo la seconda visita di Aung San Suu Kyi a Papa Francesco. Il Nobel per la pace del 1991, che ha trascorso oltre 20 anni di prigionia, va dal Papa nel suo incarico di Consigliere di Stato (una sorta di primo ministro) ministro degli Esteri, con un compito preciso: stringere le relazioni diplomatiche.