“Esprimiamo il nostro cordoglio per l’uccisione del cittadino turco e lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre”.
Il 13 maggio 1981 è un giorno che è passato alla storia come il giorno dell’attentato al Papa. Di quel giorno sono rimaste
A 42 anni dall’attentato a san Giovanni Paolo II, sabato 13 maggio (memoria della beata Vergine Maria di Fatima) la diocesi di Macerata ha dedicato un concerto, ‘Totus Tuus’, con 200 coristi delle corali del territorio maceratese
E' stato pubblicato il telegramma di cordoglio per le vittime dell’attentato avvenuto domenica scorsa, 13 novembre, ad Istanbul in Turchia, inviato - a nome di Papa Francesco - dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin al Nunzio Apostolico in Turchia, Monsignor Marek Solczyński.
"Esprimiamo profondo cordoglio per il brutale attacco che a Owo, nello Stato di Ondo, ha provocato decine di vittime tra i fedeli che ieri celebravano la Solennità di Pentecoste. Ci stringiamo al vostro dolore, invocando per quanti sono stati uccisi la misericordia del Padre e la consolazione del Paraclito per le loro famiglie". Sono queste le parole che il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ha inviato a Monsignor Jude Ayodeji Arogundade, Vescovo di Ondo, per l'attacco avvenuto ieri in una chiesa in Nigeria. Ieri hanno perso la vita 50, tra cui bambini. Sono altrettanti i fedeli rimasti feriti.
“Abbiamo assistito in questi anni a scelte che si sono rivelate nel tempo poco lungimiranti e incapaci di garantire la necessaria sicurezza alla popolazione afghana”.
La vicinanza “alle famiglie dell’ambasciatore Luca Attanasio e del militare dell’Arma dei Carabinieri Vittorio Iacovacci, alle istituzioni italiane e in particolare all’Arma dei Carabinieri” arriva dall’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), Santo Marcianò.
“Vengo dunque qui oggi perché proprio in questo giorno dello scorso anno, in piazza san Pietro a Roma, si è verificato l’attentato alla vita del Papa, misteriosamente coinciso con l’anniversario della prima apparizione a Fatima, che ebbe luogo il 13 maggio del 1917.
“La notizia dell'attacco a casa di una famiglia ebrea a Monsey, New York, è l'ultima di una serie di disgustosi atti di violenza contro i nostri fratelli e sorelle ebrei. Tali atti devono essere condannati completamente e senza riserve in quanto totalmente contrari a tutto ciò che la fede rappresenta”. E’ la netta condanna espressa dal Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York, in merito all’attentato subito da una famiglia di religione ebraica nei pressi di New York.
La spontaneità è sicuramente il sentimento più forte in Giovanni Paolo II, che attende con ansia ogni manifestazione di affetto, anche la più semplice, a volte buffa, e la ricambia con lo stesso affetto e con raddoppiato calore.
"Il Santo Padre ha appreso con grande preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona. Il Papa prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti ed alle famiglie delle vittime
Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza all’Arcivescovo Metropolita di Québec, il cardinale Gérald Cyprien Lacroix direttamente questa mattina per la sparatoria che ieri ha colpito una moschea della città canadese.
Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio per l'attentato di ieri - rivendicato dall'ISIS - in un ospedale di Quetta, in Pakistan. 93 finora i morti accertati.
Il numero de "il Ticino" nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì 29 luglio esce listato a lutto. Una scelta per onorare la memoria di padre Jacques Hamel, il sacerdote ucciso in una chiesa di Rouen, in Francia, e per ricordare anche tutte le vittime degli attentati terroristici.
La tremenda notizia dell’assalto alla parrocchia di Saint-Étienne-du-Rouvray è rimbalzata alla GMG a Cracovia dove si trova il vescovo di Rouen Dominique Lebrun che ha chiesto anche ai non credenti di unirsi al suo “grido a Dio, con tutti gli uomini di buona volontà”.
Sulla fede di Pietro e Paolo "si fonda la Chiesa di Roma, che da sempre li venera come patroni. Tuttavia, è l’intera Chiesa universale che guarda ad essi conammirazione, considerandoli due colonne e due grandi luci che brillano non solo nel cielo di Roma,ma nel cuore dei credenti di Oriente e di Occidente". Lo ha detto il Papa nell'Angelus in occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli.
Tutto inizia esattamente 35 anni fa. La sera del 13 maggio del 1981, mentre Giovanni Paolo II è tra la vita e la morte al Policlinico Gemelli dopo l’attentato in Piazza San Pietro. Proprio li, su quella stessa piazza migliaia di persone sono raccolte in preghiera. Si recita il rosario, si prega Maria di Fatima.
Dopo aver recitato il Regina Coeli, Papa Francesco ha parlato del tragico attentato che ieri ha insaguinato il Pakistan: uccise oltre 70 persone per lo più cristiani, molti i bambini. Il Papa ha condannato " l'esecrabile attentato che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana".
"La strage orribile di decine di innocenti nel parco di Lahore getta un’ombra di tristezza e di angoscia sulla festa di Pasqua. Ancora una volta l’odio omicida infierisce vilmente sulle persone più indifese. Insieme al Papa, che è stato informato preghiamo per le vittime, siamo vicini ai feriti, alle famiglie colpite, al loro immenso dolore, ai membri delle minoranze cristiane ancora una volta colpite dalla violenza fanatica, all’intero popolo pakistano ferito". Lo afferma in una nota Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana
“Sua Santità condanna questo atto di brutalità insensata e prega per una conversione del cuore tra i suoi autori” ed è “profondamente addolorato per la perdita immensa e tragica di vite umane causata dal recente attacco al Garissa University College”.