Oggi si aprono i Giochi Olimpici che si svolgono a Parigi fino a domenica 11 agosto
Lo sport può essere un antidoto alla guerra. Per i suoi valori, per i suoi ideali, per i suoi principi. E le Olimpiadi ce lo hanno insegnato con la "tregua olimpica". E ancora oggi è possibile. Vuole essere questo il messaggio forte e chiaro del volume "Giochi di pace. L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi", pubblicato da Libreria Editrice Vaticana con Athletica Vaticana e curato da Vincenzo Parrinello, proprio alla vigilia dell’estate sportiva a Parigi.
Incontrando gli atleti di Athletica Vaticana, Papa Francesco sottolinea l’importanza dello sport nel gettare ponti, abbattere barriere, favorire relazioni di pace”, e lo fa proprio in quest’anno, il 2024, che sarà anno Olimpico e Paralimpico.
Si era costruito una cappella in casa, che ora è custodita nel Museo della Memoria ad Assisi. E, tra le campagne umbre e quelle toscane, parte di una rete propiziata dal Cardinale Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze, girava con la sua bici durante la guerra, nascondendo nella canna documenti che avrebbero permesso di salvare gli Ebrei perseguitati dai nazisti. Gino Bartali, il ciclista vincitore di tre Giri d’Italia e due Tour de France, il campione la cui rivalità con Fausto Coppi è rimasta nella storia, era prima di tutto un cattolico, un uomo di fede, discreto nel bene che faceva perché “il bene si fa, ma non si dice”. E potrebbe diventare beato.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza la delegazione di Athletica Vaticana che tra una settimana, sabato 5 giugno, sarà nella Repubblica di San Marino per partecipare ai Campionati di atletica leggera dei Piccoli Stati d’Europa.
Ieri mattina il Papa, al termine dell'Udienza Generale, ha ricevuto nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico una piccola rappresentanza di atleti che avrebbero partecipato al Meeting internazionale “We Run Together – Simul Currebant” organizzato da Athletica Vaticana.
Per la prima volta, alla terza edizione della Via Pacis e della Run for Peace, tra i promotori – accanto a Roma Capitale e alla Fidal – compare il nome “Athletica Vaticana”.
Non è la prima attività sportiva vaticana, ma è la prima società sportiva costituita ufficialmente in Vaticano. Athletica Vaticana, nata nel 2007, è stata presentata ufficialmente nella Sala Stampa della Santa Sede.
Domenica 23 settembre i “maratoneti del Papa” che fanno parte del team Athletica Vaticana e 100 migranti ospiti della cooperativa “Auxilium” correranno insieme la Half Marathon “Via Pacis” e la “Run For Peace” per lanciare un messaggio di pace e di speranza e per proporre una testimonianza concreta di accoglienza, inclusione e integrazione.
Alla 24esima edizione della Maratona di Roma ci saranno anche gli “atleti del Papa”. I maratoneti della Santa Sede parteciperanno alla manifestazione nella capitale insieme agli oltre 14mila iscritti di 130 nazioni dei cinque continenti.
Per la prima volta il Comitato olimpico internazionale ha rivolto un invito formale alla delegazione della Santa Sede, guidata dal sotto-segretario del Pontificio consiglio della cultura, Monsignor Melchor Sanchez de Toca, a partecipare all’inaugurazione dei Giochi invernali di PyeongChang in Corea il 9 febbraio.
Correre pregando in ben 35 lingue: a fare della maratona ancor più una metafora della vita c'è adesso anche la “preghiera del maratoneta", composta e diffusa dai "runner del Papa" della squadra Atheltica Vaticana. Loro distribuiranno il testo della preghiera ai podisti di tutte le religioni e culture. E inviteranno tutti a partecipare alla messa del maratoneta nella basilica di Santa Maria Novella durante il week end del 25 e 26 novembre per la “Firenze Marathon”.
Correranno perché “alle bambine indiane non venga più negata violentemente l'infanzia con la costrizione a sposare uomini anziani”, i cinquanta runner di Athletica Vaticana, i cosiddetti “maratoneti del Papa”.