“La Chiesa in America desidera condurre gli uomini e le donne del Continente all'incontro con Cristo, punto di partenza per un'autentica conversione e per una rinnovata comunione e solidarietà. Tale incontro contribuirà efficacemente a rinsaldare la fede di molti cattolici, favorendone la maturazione in fede convinta, viva ed operante”. Era l’auspicio principale espresso da Giovanni Paolo II nella esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in America, pubblicata al termine della Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per le Americhe, svoltasi in Vaticano nel 1999.
Nella Ecclesia in Medio Oriente c’è la ricetta per una vera “primavera” della regione, c’è la condanna della “abilità manipolatrice di certuni” che insieme alla “comprensione insufficiente della religione” sono alla base del fondamentalismo.
“Gli Africani hanno un profondo senso religioso, il senso del sacro, il senso dell'esistenza di Dio creatore e di un mondo spirituale. La realtà del peccato nelle sue forme individuali e sociali è assai presente alla coscienza di quei popoli, e sentito è pure il bisogno di riti di purificazione e di espiazione”. Lo scriveva Giovanni Paolo II nella esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Africa, pubblicata al termine della I Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi svoltasi in Vaticano dal 10 aprile all'8 maggio 1994.
Quella che il Papa aprirà il prossimo 6 ottobre sarà una Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi: un'ampia rappresentanza di vescovi appartenenti ad una specifica area geografica - in questo caso della Amazzonia - è convocata a Roma per discutere questioni relative alla propria area