Il Papa stamane ha nominato Membro del Consiglio dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria la Professoressa Concetta Brescia Morra, Docente di Diritto dell’Economia presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre.
Fino al 2019, il rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria veniva presentato ina una conferenza stampa. Ma non è più così, già dal rapporto 2019 presentato nel 2020. Nel rapporto 2019, c’erano ancora i box esemplificativi, che – senza fare nomi – davano esempi di segnalazioni di transazioni sospette curati dall’autorità, spiegando in che modo venivano portate avanti le indagini. Ma già dal rapporto del 2020, pubblicato nel 2021, questi box non ci sono più, segno che non ci sono stati sviluppi nei casi, e che l’attività, in fondo, sia rimasta ferma a quella del 2019.
L’ultimo membro del Consiglio dell’Autorità di Sorveglianza e Informazione Finanziaria è un economista filippino, laureato a Stanford, con molta esperienza nell’econometri. Papa Francesco ha nominato Roberto Sanchez Mariano come membro del board dell’Autorità. Il Papa ha anche accettato la rinuncia dell’arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo come Cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali. Al suo posto, già annunciato, il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, che comincerà l’incarico dal 6 giugno, lunedì dopo Pentecoste.
È un rapporto che ci tiene a marcare una discontinuità con il passato, a partire dal nome dell’Autorità (prima si chiamava Autorità di Informazione Finanziaria, ora Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria) fino ad arrivare alla grafica. Ed è un rapporto che vuole sottolineare i risultati raggiunti dalla nuova direzione, a partire dal Rapporto Moneyval sui progressi, che viene definito in termini molto positivi nonostante la Santa Sede abbia ricevuto solo valutazioni intermedie, e sei su 11 di quelle valutazione pendevano piuttosto verso il lato dei giudizi negativi che da quelli positivi.
È un rapporto considerato generalmente positivo, che proietta Santa Sede al sesto round di valutazioni (una delle cinque nazioni al mondo ad essere arrivata così avanti). Allo stesso tempo, il rapporto del comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL sulle finanze della Santa Sede / Stato di Città del Vaticano mette in luce tutte le criticità del sistema vaticano, e in particolare quello giudiziario.
Finanze vaticane, luce verde dagli USA. Mentre ancora si attende la pubblicazione del rapporto MONEYVAL sui progressi di Santa Sede / Stato di Città del Vaticano in termini di trasparenza finanziaria (il rapporto è stato approvato a fine aprile, ma c’erano poi successivamente almeno 18 giorni di editing prima della pubblicazione), Vatican News dà risalto alla notizia che l’Internal Revenue Service, il servizio delle entrate del governo degli Stati Uniti, ha inserito il Vaticano tra le giurisdizioni equivalenti a quella USA in materia di adeguata verifica del cliente.
Un nuovo responsabile per la sezione vigilanza dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria della Santa Sede: lo annuncia il presidente Carmelo Barbagallo, al termine di una lunga intervista concessa ai media vaticani lo scorso 20 marzo. Una intervista, in fondo, che non dà particolari novità, se non questa notizia, che probabilmente non va considerata una notizia a margine.
L’Autorità di Informazione Finanziaria cambia nome, diventa Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria, e rafforza il ruolo del presidnte nel proporre ed elaborare gli obiettivi strategiche dell’Autorità. Con un chirografo, Papa Francesco rende ufficiali le modifiche già annunciate al momento della presentazione del rapporto AIF 2019. Viene istituita anche una sezione su Regolamentazione e Affari legali.