Era un bambino così diverso dagli altri ragazzini, la madre se ne rendeva conto e il suo cuore era colmo di ammirazione e speranza. Quando lo guardava, nella chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine di Ivancice, città della Moraviagonfiata in cui viveva con il marito e il figlio - in quegli anni di fine Ottocento ancora parte dell'immenso mosaico dell'impero austro-ungarico- quando guardava il suo ragazzo, Alfons, mentre cantava nel coro della Chiesa, il cuore le si gonfiava di emozione.