Nelle scorse settimane il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato all’Eremo di Pecetto l’Arsenale dell’Armonia, sulla collina torinese, la nuova casa del Sermig dedicata a Madre Teresa di Calcutta, che ospita da alcuni mesi bambini con gravi malattie e ragazzi disabili. Nel giardino della struttura ha piantato un cedro del Libano che fu donato al Sermig dal libanese Frer Nour nel 2006: “Nella Bibbia rappresenta il giusto. Un gesto che ci richiama tutti alla responsabilità vicendevole, all’apertura, alla saggezza e alla disponibilità”. Nell’intervento ‘di poche parole’ il presidente Mattarella ha fatto gli auguri ad Olivero per la nuova realtà: “E' vero, le idee e i sogni sono più veloci della realtà. Non sarebbero idee né sogni se non lo fossero... Tra le varie scritte presenti al Sermig ce n'è una che mi ha sempre colpito, ‘La bontà è disarmante’. Pensare che l’Arsenale che era una fabbrica di armi sia adesso un luogo di solidarietà, di bontà, di accoglienza e di apertura dimostra davvero che la bontà è disarmante. E questo si diffonde, non è un sogno, non è un'idea astratta, ma è concreta realtà, è pratica quotidiana che si diffonde anche qui a Pecetto, in questa casa”. Ed infine ha ringraziato i bambini per aver cantato ‘bene’ l’inno nazionale. Dal canto suo, Ernesto Olivero, stimolato dal Presidente della Repubblica, ha spiegato il nome della nuova casa: “L’armonia è dare la possibilità a ognuno di esprimersi, permettere ai bambini di vivere una vita piena, di andare a scuola, giocare e crescere… Io non esisto, ma esistiamo in tanti, c’è il Brasile, la Giordania, amici di tante città diverse che hanno deciso di sognare con noi. Ma ci sono anche le suore di clausura dell’Isola di san Giglio, tra le più importanti per la nostra vita”.