È una analisi ampia delle premesse del Cammino Sinodale messo in atto dalla Chiesa di Germania, la lettera aperta che l’arcivescovo di Denver Samuel Aquila ha inviato a tutti i vescovi del mondo, ma in particolare proprio a quelli tedeschi. Ma è, soprattutto, un grido di allarme su come alcuni problemi reali possano portare invece a mettere in discussione la dottrina. Un grido di allarme che si conclude con una domanda diretta: “Abbiamo desiderio di parlare della croce? Abbiamo il coraggio di percorrere la strada della Croce, sopportando il disprezzo del mondo per il messaggio del Vangelo?”
È stata una delle encicliche più discusse e dibattute del secolo, eppure cinquanta anni dopo l’insegnamento dell’Humanae Vitae è sempre attuale. Lo sottolinea, in una appassionata lettera pastorale, l’arcivescovo di Denver Samuel J. Aquila. Che mette in campo tutta la sua esperienza pastorale per sostenere un concetto, in fondo, semplice: quello che dice l’Humanae Vitae non è mera teoria, ma rappresenta una buona pratica pastorale che aiuta le famiglie e le coppie ad essere più unite.