soffriamo una carestia di fraternità
Tra Africa ed Oriente, i ranghi diplomatici della Santa Sede sono in viaggio con uno scopo: promuovere la pace. È stato questo il centro della “lezione” sulla diplomazia vaticana che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha dato un Madagascar, dove è in visita fino a domani prima di recarsi in Congo. Ed è stato questo il senso del messaggio che l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, ha lanciato durante la sua visita ad Hiroshima, dove fu sganciata la prima bomba atomica.
Un viaggio in Germania, per partecipare alla riunione dell’OSCE, ma non solo. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati (in pratica, il ministro degli Esteri vaticano) è stato in Germania, dove in pochi giorni ha partecipato all’incontro informale dei ministri degli Esteri dell’OSCE, ha incontrato i responsabili del Katolisches buero presso le autorità federali nella nunziatura di Berlino, e ha incontrato i membri della fondazione Konrad Adenauer.
Dovere di proteggere”: è il tema ricorrente nella Segreteria di Stato vaticana, dipanato già nel 2014 dal Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, durate una settimana da lui trascorsa al Palazzo di Vetro dell’ONU. Un dovere di proteggere che si applica a temi come l’ambiente e la società. Ma che si applica con maggiore forza sui cristiani perseguitati. Lo sottolinea l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano”, in un intervento lo scorso 12 marzo all’Incontro di Formazione Missionaria promosso dalla Diocesi di Roma.
Sì agli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma sempre nell’ottica di uno sviluppo umano integrale. L’arcivescovo Richard Paul Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano,” ha preso la parola il 26 settembre alle Nazioni Unite, il giorno dopo il discorso di Papa Francesco. A conti fatti, l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile non poteva essere evitata. Ma la Santa Sede non manca di mettere i suoi puntini sulle “i”.