L'Arcivescovo emerito di Bari-Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci, è risultato positivo al Covid-19. La notizia è stata confermata dall'Arcidiocesi.
Fare memoria del passato per affrontare le sfide odierne e costruire un futuro di pace: è questo il senso di ‘Mediterraneo, frontiera di pace’, l’evento di riflessione e spiritualità che si terrà a Bari dal 19 al 23 febbraio con la conclusione insieme a Papa Francesco.
“Siamo grati al Signore per il dono di questo nuovo evento ecclesiale, che supera la dimensione diocesana”. Lo scrive l’Arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci, nel messaggio inviato in occasione della preprazione dell’incontro di riflessione e spiritualità, “Mediterraneo, frontiera di pace”, con i Presidenti delle Conferenze Episcopali, Patriarchi e Vescovi cattolici delle Chiese che si affacciano sul Mare Mediterraneo, che si svolgerà a Bari dal 19 al 23 febbraio.
Lo sguardo alle tensioni in Ucraina, e la denuncia di una persecuzione contro gli ortodossi fedeli al Patriarcato di Mosca durante il processo per la costituzione di una Chiesa autocefala ucraina. Ma, soprattutto, la sottolineatura dei rapporti tra Chiesa cattolica e ortodossa, cementati dalla traslazione delle reliquie di San Nicola in Russia lo scorso anno.
Per i cinquanta anni dell’elevazione della Basilica di San Nicola a Bari a Basilica Pontificia, Papa Francesco ha inviato una lettera all’arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci, sottolineando che in questi anni la Basilica “ha saputo bene manifestare la sua specifica vocazione finalizzata a dare impulso al cammino di unità dei cristiani”.
La presenza dei patriarchi a Bari, la loro comunione, il loro stare insieme in sinodalità ha rappresentato un “ricongiungimento con i primi secoli della Chiesa”. E questo “ha un valore infinitamente più importante della geopolitica”. L’arcivescovo Francesco Cacucci, di Bari-Bitonto, tira le fila dell’incontro di preghiera per la pace con Papa Francesco e i Patriarchi di Oriente.