È confermato l’ultimo grande appuntamento diocesano della Quaresima, rivolto innanzitutto ai giovani: la Via Crucis con i giovani e l’Arcivescovo prevista per la sera del 26 marzo 2021.
"Nessun ragazzo e ragazza considerato “morto”, perduto per sempre, da parte di Gesù. Nessuno è considerato così difficile da non tentare un ricupero, da non concedergli fiducia, da non dirgli con forza: “Alzati dalla tua situazione e prendi in mano la tua vita con gioia e coraggio!””
Il vescovo Alfonso Badini Confalonieri di Susa aveva compiuto 75 anni lo scorso 1 agosto, e aveva consegnato a Papa Francesco le sue dimissioni per ingravescentem aetate. E Papa Francesco ha deciso di non inviare un nuovo vescovo nella diocesi, ma di nominare amministratore apostolico l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Confermando così una prassi che si è consolidata nel corso di quest’anno: quella di procedere alla riduzione del numero delle diocesi italiane accorpandole sotto lo stesso vescovo.
“I giovani sono purtroppo molto sfiduciati, perché non hanno voce nella società e vengono giudicati disimpegnati, senza ideali, per cui si lasciano accontentare dal divertimento, a volte anche trasgressivo”.
“È con grande gioia e riconoscenza al Signore che ho appreso la notizia del ritrovamento della reliquia di San Giovanni Bosco. Ero certo che saremmo arrivati a questo risultato perché la figura del Santo dei Giovani è così amata e onorata in tutto il mondo che nessuno, per quanto ladro e brigante, avrebbe potuto resistere alla corale preghiera e forte condanna da parte di chi ha appreso la notizia e ha pregato perché la reliquia fosse recuperata al più Presto”.
Una mattinata con i feriti degli incidenti di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno: l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia è stato l'8 giugno prima all'ospedale San Giovanni Bosco, poi alle Molinette e quindi al Regina Margherita per portare il suo conforto a quanti sono rimasti feriti nella calca causata da un allarme bomba durante la finale di Champions League.