Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata da Monsignor Vincenzo Bertolone da Arcivescovo di Catanzaro-Squillace. Il presule non ha ancora compiuto i 75 anni, età prevista per la presentazione della rinuncia, essendo nato il 17 novembre 1946.
“È essenziale mettere fine ad ogni forma di sfruttamento e di schiavizzazione del lavoro e prosciugare il mare di illegalità e irregolarità delittuose e mafiose dentro cui sguazzano aguzzini, caporali ed imprese che utilizzano intermediazione illegale di manodopera mandando tra l’altro in rovina un settore vitale per le sorti di un Paese, quale quello agricolo, divenuto invece la base portante dello sviluppo in nazioni come l’Irlanda, anche attraverso una seria e rigorosa politica di incentivi in favore dei giovani”. E' la dura presa di posizione di Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza episcopale calabra.
“Negli Orientamenti pastorali per le Chiese di Calabria, promulgati il 30 giugno 2015 con il titolo ‘Per una nuova evangelizzazione della pietà popolare’, noi, Pastori di queste belle terre del Meridione d’Italia, abbiamo scritto che la pietà popolare, anche quella che si esprime nei pellegrinaggi e nelle visite ai nostri antichi e recenti santuari, ‘va incanalata e illuminata dal Vangelo di Cristo e dalla vivente Tradizione della Chiesa’, soprattutto tenuta al riparo da eventuali usi impropri e illeciti, o addirittura immorali e pericolosi”.