“Guardare i Papi in contrapposizione impoverisce perché si perdono gli aspetti belli e arricchenti significativi delle loro personalità.”
Il Papa ha benedetto tutto il popolo coreano quello del nord e quello de sud e in modo particolare incoraggia tutti coloro che sono costruttori di pace e promuovono la riconciliazione.
La evangelizzazione in Mongolia passa anche attraverso la cucina.
C’è un luogo in Corea a circa 90 chilometri da Seul che profuma di speranza: Kkottongnae, il villaggio dei Fiori. Nel 2014 Papa Francesco fece visita a questa comunità con un comprensorio di istituzioni riabilitative, sanitarie, religiose e spirituali fondate da Padre John Oh Woong Jin. In una delle case del “villaggio” c’è un ragazzo con una missione speciale: pregare per il Papa.
“Dopo più di mille anni la Diocesi di Amantea ha di nuovo un vescovo. Dal 1094 non era più diocesi territoriale e non avevamo più un vescovo. Abbiamo avuto un vescovo tutto nostro in dono dal Papa, lo abbiamo accolto con un grande festa e abbiamo deciso di dargli un aiuto concreto per la sua missione”.
“Mettiamo tutto nel cuore Immacolato della Vergine Maria. Lei sa quando e come ci possa essere una riconciliazione tra la famiglia coreana che vive al Nord e quella che vive nel Sud”.
“Ho parlato con loro per circa tre quarti d’ora chiedendo notizie delle loro famiglie esortandoli a obbedire a tutte le leggi di questo paese e di non avere paura di rispondere apertamente quando vengono interrogati sulla allora identità”.