Offrire, rendere grazie e condividere.
Domenica in Basilica Vaticana sarà festa per nonni e anziani d'Italia e del mondo. Lo ha voluto Papa Francesco, un giorno speciale dedicato alle "radici", come ama chiamarli lui, gli anziani. L'invito alla Messa a San Pietro per la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani è stato inoltrato a molte case di riposo del Lazio, strutture che si prendono cura ogni giorno con amore e cure dei nostri nonni.
Domenica 23 luglio si celebrerà la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. A dare la notizia è un comunicato stampa del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Il tema scelto dal Papa è “Di generazione in generazione la sua misericordia”.
Abbandono, inganno, prevaricazione e prepotenza, a volte si accaniscono sull’anziano.
Una vecchiaia attiva, superando la tentazione di sentirsi uno scarto, coltivando relazioni, a partire dalla relazione con Dio, aiutando a preservare il mondo e allo stesso tempo dando il via ad una “rivoluzione della tenerezza”, concetto molto caro a Papa Francesco. Nel messaggio per la Seconda Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, Papa Francesco afferma il tema dell’utilità degli anziani nella società, specialmente in questa società quasi post-pandemica, ma sicuramente bellica.
Il Papa emerito Benedetto XVI compie oggi 94 anni, essendo nato a Marktl am Inn il 16 aprile 1927. Più volte il suo successore, Papa Francesco, lo ha definito “un nonno saggio” e oggi per celebrare il genetliaco di Papa Benedetto vogliamo ricordare un suo discorso del 2008 dedicato alla figura dei nonni, pronunciato in occasione della Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Il periodo delle festività natalizie normalmente permette l’incontro tra generazione. E Natale quest'anno, nel clima particolare che viviamo, può essere per i giovani l'occasione di ricevere un dono speciale.
Dopo aver lanciato la campagna "Ogni anziano è tuo nonno - #SendYourHug", è disponibile da oggi gratuitamente sul sito www.laityfamilylife.va l’e-book multilingue “La ricchezza degli anni”, che raccoglie gli atti del primo congresso internazionale di pastorale degli anziani organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita nel gennaio 2020.
Nel mezzo della pandemia di Covid 19, di fronte alle ipotesi di dare priorità nelle cure a quanti hanno più possibilità di salvarsi, il Dicastero Laici, Famiglia e Vita lancia un allarme e chiarisce: “Salvare la vita delle persone anziane che vivono all’interno di strutture residenziali o che sono sole o malate, è una priorità tanto quanto salvare qualunque altra persona”.
"La ricchezza degli anni è ricchezza delle persone, di ogni singola persona che ha alle spalle tanti anni di vita, di esperienza e di storia. È il tesoro prezioso che prende forma nel cammino della vita di ogni uomo e donna, qualunque siano le sue origini, la sua provenienza, le sue condizioni economiche o sociali". Papa Francesco accoglie così i partecipanti al Primo Congresso Internazionale di pastorale per gli anziani sul tema “La ricchezza degli anni” organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che ha luogo dal 29 al 31 gennaio presso il Centro Congressi “Augustinianum” di Roma.
“La vecchiaia, in modo particolare, è un tempo di grazia, nel quale il Signore ci rinnova la sua chiamata: ci chiama a custodire e trasmettere la fede, ci chiama a pregare, specialmente a intercedere;
La vecchiaia va considerata e vissuta come “la stagione del dono e la stagione del dialogo”, perché solo così si può contrastare “lo stereotipo tradizionale” dell’anziano “malato, invalido, dipendente, isolato, assediato da paure, con una identità debole per la perdita di un ruolo sociale”. Lo ha detto Papa Francesco, incontrando i membri dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani.
Nei mesi estivi le difficoltà di chi è solo o malato, soprattutto se molto anziano, possono aumentare. Le città si svuotano, i servizi si riducono, molti negozi chiudono. Per i giovani che restano nella città di Milano c'è una buona occasione per rimboccarsi le maniche e aiutare chi è davvero in difficoltà a causa del caldo o della solitudine: diventare personal shopper per il progetto "E..state con gli anziani 2019" o servire ai tavoli del Refettorio Ambrosiano.
Parrocchie aperte l’estate per essere vicine agli anziani che vivono soli soprattutto nel periodo estivo. È questa l’iniziativa promossa da otto comunità coinvolte nel progetto “Quartieri Solidali” della Caritas di Roma.
Anche quest’anno, presso il Centro pastorale San Giuseppe di Bollate verrà riproposto l’Oratorio estivo per gli anziani. Il progetto – patrocinato dal Comune di Bollate e per il quale è stato richiesto un contributo alla Fondazione Comunitaria Nord Milano onlus – prevede la realizzazione di iniziative e interventi finalizzati a contrastare la solitudine dei “nonni”, tanto amati e menzionati anche da Papa Francesco.
“È vero che oggi c’è un’ondata di chiusura verso lo straniero, e ci sono anche tante situazioni di tratta delle persone straniere: si sfrutta lo straniero”.
“Voi, che avete attraversato molte stagioni, siete testimonianza viva di costanza nelle avversità, ma anche del dono della profezia, che ricorda alle giovani generazioni che la cura e la protezione di quelli che ci hanno preceduto sono gradite e apprezzate da Dio, e che gridano a Dio quando sono disattese”.
Sono giornate “calde” con temperature molto alte soprattutto nelle città italiane. E a soffrire di più sono gli anziani, in particolare chi vive da solo. In diverse diocesi gruppi di volontari in queste ore si sono messi a disposizione per stare accanto a coloro che hanno maggiori difficoltà.
L’Associazione volontari di Caritas Ambrosiana cerca rinforzi per assicurare anche quest’anno il servizio di sostegno domiciliare alle persone anziane in difficoltà. Alcune piccole incombenze quotidiane d’estate diventano un problema per chi, per esempio, ha difficoltà a muoversi.
Il Centro Federico Peirone, istituzione dell’Arcidiocesi di Torino dedicata allo studio dell’islam e alle relazioni con il mondo musulmano, insieme ad alcune sale di preghiera musulmane torinesi ha scelto di porre un segno comune in nome della solidarietà, promuovendo una raccolta di denaro in cinque punti della città a favore del SEA, il Servizio Emergenza Anziani.