È la figura di San Giuseppe “migrante perseguitato e coraggioso” quella presentata da Papa Francesco nella tradizionale udienza del mercoledì. Dopo essersi soffermato sul Natale, Papa Francesco riprende il ciclo di catechesi dedicato al padre putativo di Gesù, soffermandosi in particolare sulle vicende della fuga in Egitto della Sacra Famiglia, e riaffermando che il coraggio è virtù di tutti i giorni, perché è lo stesso vivere quotidiano che richiede coraggio.
Chi era San Giuseppe? Descritto dai Vangeli come un uomo taciturno, lo era perché, come dice Sant’Agostino, “nella misura in cui cresce in noi la parola, diminuiscono le parole”. E allora “Giuseppe con il suo silenzio ci invita a lasciare spazio alla Presenza della Parola fatta carne, a Gesù”, commenta Papa Francesco.
A Roma, alle pendici del Palatino, a due passi dal Circo Massimo si trova la Basilica di Sant’Anastasia, di origini antichissime.
Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Monsignor Pierbattista Pizzaballa, in occasione dell'Anno di San Giuseppe procederà alla consacrazione del Medio Oriente alla Sacra Famiglia: l’atto è previsto durante la celebrazione della Messa nella Basilica dell'Annunciazione a Nazareth domenica 27 giugno 2021, alle ore 10.00.
Da oggi, San Giuseppe potrà essere invocato anche come “Custode del Redentore”, “Servo di Cristo”, “Ministro di Salvezza”, “Sostegno nelle difficoltà” e “Patrono degli esuli, degli afflitti e dei poveri”. Papa Francesco ha approvato, infatti, nuove litanie per San Giuseppe, che 150 anni fu proclamato da Pio IX patrono della Chiesa e del quale si sta celebrando un anno speciale indetto da Papa Francesco. Inoltre, permette alle Conferenze Episcopali locali di introdurre, a loro “prudente giudizio” e “al luogo opportuno e conservando il genere letterario”, altre “invocazioni con la quali San Giuseppe è particolarmente onorato nei loro Paesi”.
Proseguiamo il viaggio nella storia del quartiere romano de Il Trionfale nato e sviluppato intorno alla parrocchia di San Giuseppe in questo anno dedicato proprio al Patrono della Chiesa.
“Sono naturalmente particolarmente lieto che Papa Francesco sia così consapevole dell'importanza di San Giuseppe, e ho quindi letto con particolare gratitudine e sincera approvazione l'Esortazione Apostolica Patris Corde”. Lo ha detto Papa Benedetto XVI in una intervista esclusiva pubblicata oggi dal settimanale tedesco Die Tagespost
La Lettera Apostolica Patris corde con cui Papa Francesco ha istituito l’Anno di San Giuseppe è un testo "che viene dal cuore e va al cuore, pur essendo molto profondo". A dirlo è il Papa emerito Benedetto XVI in una intervista al settimanale cattolico tedesco Die Tagespost, in uscita nei prossimi giorni e ripresa da CNA Deutsch, agenzia del gruppo ACI in lingua tedesca..
Papa Francesco designerà ufficialmente il Santuario di Knock in Irlanda come santuario mariano ed eucaristico internazionale nella festa di San Giuseppe la prossima settimana. Lo ha annunciato
Ci avviciniamo alla Festa di San Giuseppe. Quest’anno la festività acquista una valenza particolare. Papa Francesco, infatti, nel 150mo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe a Patrono della Chiesa Cattolica fatta Pio IX, l’8 dicembre 1870, ha scritto una Lettera Apostolica dal titolo “Patris Corde” con la quale ha indetto un Anno Speciale fino all’8 dicembre 2021 «nel quale ogni fedele sul suo esempio possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio».
Con una lettera indirizzata alla comunità, monsignor Sebastiano Roberto Asta, amministratore apostolico della diocesi di Ragusa, indice un Anno speciale dedicato a san Giuseppe, accogliendo l’invito del Papa dello scorso 8 dicembre, in occasione dei 150 anni della dichiarazione del santo patrono della Chiesa universale, a vivere un Anno speciale dedicato a san Giuseppe.
“Al compiersi di 150 anni dalla sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1870, vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali sulla straordinaria figura” di San Giuseppe, “tanto vicina alla condizione umana di ciascuno di noi” Lo scrive il Papa, nella Lettera Apostolica Patris Corde, pubblicata stamane.