Che la Chiesa in Gran Bretagna sia profondamente inglese non è una grande sorpresa.
Era stato vicario generale dell’Ordinariato di Nostra Signora di Walsingham, che è la struttura ecclesiastica che raccoglie i gruppi di anglicani che chiedono di rientrare nella Chiesa cattolica. Ma dal 29 aprile, David Waller è stato nominato nuovo Ordinario dell’Ordinariato. E, per la prima volta, non essendo già vescovo e non essendo un anglicano sposato come era il suo predecessore Keith Newton, l’Ordinario può essere ordinato vescovo, dando così tutto un altro peso alla struttura.
Si era parlato di lui come del possibile nuovo arcivescovo di Canterbury, ed era uno dei prelati più in vista della Chiesa Anglicana. Ma a 72 anni, sottolineando che la sua Chiesa aveva perso il suo spirito non lasciandogli scelta, il vescovo anglicano Michael Nazir-Ali si è convertito al cattolicesimo, ed è stato ordinato sacerdote dal Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, lo scorso 30 ottobre.
È una escalation di richieste, quella che porta Benedetto XVI a dare il via libera a studiare la costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus, ovvero il documento con il quale si regolamenta l’ingresso di gruppi di anglicani in comunione con Roma. Da allora, sono stati creati tre ordinariati anglo cattolici, nei quali sono entrati oltre 3 mila ex anglicani, distribuiti in 90 comunità in Stati Uniti, Canada e Australia.
C’era anche l’arcivescovo anglicano Ian Earnest alla Messa che Papa Francesco ha celebrato a Maurizio, durante il suo viaggio in Africa. E l’incontro con Papa Francesco potrebbe essere stato il primo tra molti. Perché il vescovo proveniente da Maurizio è stato chiamato a prendere la direzione dell’Anglican Centre, a Roma.
Dieci anni fa Benedetto XVI con la Anglicanorun coetibus sanciva un grande passo per la fine dello scisma anglicano.
Sono più di cinquanta anni che l’Anglican Centre funziona da liaison tra Santa Sede e comunione anglicana a Roma. Dal giugno 2017, rappresentante di Canterbury presso la Santa Sede era stato nominato Bernard Ntahoturi, che succedeva a David Moxon, che nei suoi quattro anni di mandato aveva vissuto un rinnovato dialogo ecumenico. Ma l’arcivescovo Ntahoturi si è dimesso a ridosso di Natale, a seguito di accuse di molestia sessuale. E una settimana fa, è stato nominato direttore ad interim del centro il Reverendo John Shepherd.
La sospensione di tre anni alla Chiesa Episcopaliana degli Stati Uniti rappresenta la più grande frattura all’interno della Comunione Anglicana degli ultimi anni. Non si erano così divisi sul tema del sacerdozio e dei vescovi femminili, e anche questi erano dibattiti che avevano creato scalpore, combattuti a suon di “leaks” sui giornali più progressisti per favorire l’accettazione delle donne vescovo. E però, sul matrimonio tra uomo e donna c’è un discrimine che non si può superare. C’è un insegnamento naturale che anche nella Comunione Anglicana sono disposti a difendere. Anche sospendendo una delle sue sigle.
Un vescovo cattolico per un ordinariato personale di ex anglicani. Monsignor Steven Lopes, della diocesi di San Francesco, officiale della Congregazione della Dottrina della Fede, è stato nominato oggi vescovo ordinario dell’Ordinariato Personale the Chair of St. Peter. Con i galloni di vescovo, curerà lo sviluppo della nuova realtà ecclesiastica che lui stesso ha contribuito a far nascere e sviluppare.