Perché Gesù ha chiamato i discepoli per annunciarlo?
Oggi celebriamo la Festa del Battesimo del Signore. Papa Francesco lo ricorda subito nell’Angelus odierno in Piazza San Pietro. “Esso avviene presso il fiume Giordano, dove Giovanni – detto per questo “Battista” – compie un rito di purificazione, che esprime l’impegno a lasciare il peccato e a convertirsi”, spiega Papa Francesco
Gesù, Maria e Giuseppe arrivano al Tempio di Gerusalemme “nella povertà e ripartono con un carico di sofferenza. Ciò desta sorpresa: ma come, la Famiglia di Gesù, l’unica famiglia della storia che può vantare in sé stessa la presenza di Dio in carne e ossa, anziché essere ricca è povera! Anziché essere agevolata, sembra ostacolata! Anziché essere priva di fatiche, è immersa in grandi dolori”. Lo ha detto il Papa, stamane, in occasione dell’Angelus nella Festa della Santa Famiglia.
Santo Stefano testimonia “ciò che ha di più prezioso: la sua fede in Gesù, e questo scatena l’ira dei suoi avversari, che lo uccidono lapidandolo senza pietà”. Lo ha detto il Papa, stamane, aprendo l’Angelus in occasione della Festa di Santo Stefano protomartire.
Oggi, IV Domenica di Avvento, Papa Francesco ha commentato il Vangelo dell’Annunciazione e ha focalizzato l’attenzione sulle parole pronunciate dall’Angelo: la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
In occasione della III Domenica di Avvento come da tradizione Piazza San Pietro si è riempita di bambini romani per la benedizione dei Bambinelli. L’occasione è stata come sempre l’Angelus recitato da Papa Francesco che proprio oggi compie 87 anni.
Il deserto di cui parla oggi il Vangelo
"L'Immacolata Concezione trionferà": queste sono le parole esposte, in italiano, su uno striscione blu che si può vedere ogni settimana in Piazza San Pietro durante l'Angelus - la preghiera in onore di Maria - da 29 anni.
La Santa Sede ieri ha confermato che le condizioni di salute del Papa migliorano e a scopo precauzionale – come domenica scorsa – Francesco ha recitato la preghiera dell’Angelus da Santa Marta.
Papa Francesco non si affaccia dalla finestra del suo studio, e nemmeno legge la preghiera dell'Angelus. La legge monsignor Paolo Braida, l'officiale della Segreteria di Stato che - dice il Papa - "le conosce bene, perché è lui che le fa". E nella riflessione, viene spiegato che Cristo è Re dell’Universo. Ma è un re “completamente diverso”, un re che “chiama i poveri fratelli, che si identifica con gli affamati, con gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati. Nella festa di Cristo Re dell’Universo, che conclude l’anno liturgico – sarà Avvento dalla prossima settimana – ed è, per volontà di Papa Francesco, anche celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a livello locale.
Papa Francesco non uscirà dalla Domus Sanctae Marthae, dove risiede, e oggi reciterà la preghiera dell'Angelus dalla cappella della Domus, dove dall'inizio del pontificato e fino alla pandemia a celebrato la Messa del mattino. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede.
Come per l’Omelia tenuta durante la Messa nella Giornata Mondiale dei poveri, anche l’Angelus odierno guidato da Papa Francesco in Piazza San Pietro parte dal Vangelo di oggi.
Commentando il Vangelo odierno, Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato i fedeli a soffermarsi sulla “distanza tra il dire e il fare e il primato dell’esteriore sull’interiore”.
"Il Vangelo della Liturgia odierna ci racconta che alcuni farisei si uniscono agli erodiani per tendere una trappola a Gesù”. È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?. Papa Francesco inizia così dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
"Fratelli e sorelle, quante volte non ci curiamo dell’invito di Dio perché intenti a pensare alle nostre cose!" Papa Francesco commenta così il Vangelo che oggi viene proposto dalla liturgia, con la parabola degli inviti al banchetto di nozze.
“Seguo con apprensione e dolore quando sta venendo in Israele, dove la violenza è esplosa provocando centinaia di morti e feriti: esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia”. Lo ha detto stamane Papa Francesco al termine dell’Angelus commentando quanto sta accadendo da ieri in Israele.
Papa Francesco anche questa domenica, dopo il suo viaggio a Marsiglia, si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Il Pontefice commenta il Vangelo odierno, il padrone di una vigna esce dalle prime ore dell’alba fino a sera per chiamare alcuni operai ma, alla fine, paga tutti allo stesso modo, anche quelli che hanno lavorato soltanto un’ora.
La correzione fraterna “è una delle espressioni più alte dell’amore, e anche delle più impegnative. Quando un fratello nella fede commette una colpa contro di te, tu, senza rancore, aiutalo correggendolo. Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto e non piace a Dio”. Lo ha detto il Papa, stamane, introducendo l’Angelus domenicale.
"La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Nell’Angelus odierno da Piazza San Pietro il Papa prova a commentare la domanda di Gesù che troviamo nel Vangelo di oggi.
“Maria sale e la Parola di Dio ci rivela ciò che la caratterizza mentre va verso l’alto: il servizio al prossimo e la lode a Dio”. Così stamane Papa Francesco in occasione dell’Angelus per la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.