Quello di Gesù è un messaggio “scomodo” che “scomoda” sfidando “il potere religioso mondano” e provocando le coscienze. Papa Francesco riflette sulla figura di Santo Stefano, primo martire, e dell’accusa che viene a lui rivolta di predicare la distruzione del tempio di Gerusalemme. Ma pensa anche al coraggio del primo martire, capace di prendere posizioni impensabili prima della venuta di Gesù.
“Quando diciamo a Maria piena di grazia, in un certo senso le diciamo anche questo, al livello più alto. Infatti la riconosciamo sempre giovane, perché mai invecchiata dal peccato”. Papa Francesco saluta così la solennità dell’ Immacolata che apre la porta al Natale nel pieno dell’ Avvento.
“La paura immobilizza sempre e spesso fa compiere scelte sbagliate”.
Non solo la fede, ma anche una vita ricca di amore per il prossimo: queste "le condizioni per entrare nel Regno dei Cieli", spiegate da Papa Francesco, commentando dalla parabola delle 10 vergini in attesa dello sposo.
E’ “profondamente addolorato” Papa Francesco per il terrorismo che dilaga nel mondo, dalla Somalia all’ Afghanistan a New York.
“Il riferimento all’immagine di Cesare, incisa nella moneta, dice che è giusto sentirsi a pieno titolo – con diritti e doveri – cittadini dello Stato; ma simbolicamente fa pensare all’altra immagine che è impressa in ogni uomo: l’immagine di Dio. Egli è il Signore di tutto, e noi, che siamo stati creati a sua immagine apparteniamo anzitutto a Lui”. Lo ha spiegato il Papa, stamane, commentando il Vangelo domenicale nel corso dell’Angelus.
Un sinodo speciale per la Regione Panamazonica ad ottobre 2019: lo annuncia Papa Francesco nell’Angelus al termine della messa durante la quale ha canonizzato 35 nuovi santi, tra cui coloro che sono definiti i protomartiri del continente americano.
E’ la parabola dei vignaioli il centro dell’Angelus odierno di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Viene messa in discussa la lealtà di tutti coloro che si occupano della vigna del “padrone”.
Dio ci ha perdonati sin dal nostro battesimo, “condonandoci un debito insolvibile”, ed è lo stesso perdono che siamo chiamati ad esercitare con gli altri, perché chi ha sperimentato il perdono non può non perdonare: nel consueto Angelus della domenica, Papa Francesco riflette sulla parabola del servo spietato, e sulla richiesta di Gesù di perdonare settanta volte sette.
“Sempre la tentazione è quella di voler seguire un Cristo senza croce, anzi, di insegnare a Dio la strada giusta. Ma Gesù ci ricorda che la sua via è la via dell’amore, e non c’è vero amore senza il sacrificio di sé”. E’ il pensiero di Papa Francesco espresso durante l’Angelus odierno in Piazza San Pietro. Sono tanti ad essere intervenuti in piazza in questa prima domenica di settembre.
Per la preghiera dell’Angelus di oggi, in Piazza San Pietro, Papa Francesco parte dal Vangelo odierno: l’episodio di Gesù che, dopo aver pregato tutta la notte sulla riva del lago di Galilea, si dirige verso la barca dei suoi discepoli, camminando sulle acque. La barca si trova in mezzo al lago, bloccata da un forte vento contrario. Pietro chiede l’aiuto del Signore, all’inizio non lo riconosce, il Signore lo rassicura, Pietro lo ascolta e il Signore lo salva. Per il Papa questo racconto contiene “un ricco simbolismo e ci fa riflettere sulla nostra fede, sia come singoli, sia come comunità ecclesiale”.
“L’ascesa dei discepoli verso il monte Tabor ci induce a riflettere sull’importanza di staccarci dalle cose mondane, per compiere un cammino verso l’alto e contemplare Gesù”.
Papa Francesco, lo sguardo a Gerusalemme. Mentre le tensioni nella capitale non si placano, il Papa, al termine dell’Angelus, sottolinea di “seguire con trepidazione le gravi tensioni e violenze di questi giorni e Gerusalemme” ed esprime “un accorato appello alla moderazione e al dialogo”.
È la festa dei Santi Pietro e Paolo, e - dopo aver salutato i nuovi arcivescovi metropoliti e i cardinali che sono giunti per il concistoro del 28 giugno – Papa Francesco incentra tutto l’Angelus sulle “colonne” sulle quali si è poggiata “la costruzione visibile della Chiesa”.
È il giorno del Corpus Domini, e Papa Francesco stasera celebrerà la Messa in San Giovanni in Laterano, e poi presiederà la processione. Ma dopodomani sarà anche la Giornata Mondiale del Rifugiato, e il Papa che ha fatto dell’impegno per i migranti una cifra del Pontificato non può non ricordarlo. Sono questi i due temi dell’Angelus di Papa Francesco.
“Alla Vergine Santa affidiamo le vittime dell’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso a Stoccolma, come anche quanti sono ancora duramente provati dalla guerra, sciagura dell’umanità.
Sono tanti i pensieri che il Papa rivolge in questo Angelus particolare, al termine della Celebrazione Eucaristica in Piazza Martiri a Carpi.
"Gesù è venuto per dare compimento e per promulgare in modo definitivo la legge di Dio". Lo ha detto il Papa stamane durante la preghiera dell'Angelus recitata dalla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano.
Le Beatitudini sono la “magna charta” del Nuovo Testamento. Papa Francesco lo ha detto nel commento alle letture domenicali nella sua riflessione prima della preghiera dell’ Angelus.
La Vergine Maria e il suo sposo Giuseppe. Sono loro i protagonisti dell’Angelus di Papa Francesco, in questa ultima Domenica di Avvento. “Le due persone che più di ogni altra sono state coinvolte nel mistero d’amore della vicinanza di Dio all’umanità”, dice Francesco.