Nell'Angelus odierno in Piazza San Pietro Papa Francesco trae spunto dal Vangelo di oggi che racconta il “discorso della montagna” e affronta l’argomento dell’adempimento della Legge. "Si tratta di viverla come uno strumento di libertà, che ci aiuta a non essere schiavi delle passioni e del peccato", commenta il Pontefice.
Movimento e stupore, sono questi gli atteggiamenti con i quali Maria, Giuseppe, Simeone ed Anna vivono l’incontro con Gesù.
“Con la venuta di Gesù, luce del mondo, Dio Padre ha mostrato all’umanità la sua vicinanza e amicizia. Esse ci sono donate gratuitamente al di là dei nostri meriti”. Prima della recita della preghiera dell’ Angelus il Papa ha offerto ai molti presenti in Piazza San Pietro, soprattuto ragazzi si Azione Cattolica, la sua riflessione sulle letture di oggi.
Giovanni Battista “è stato il primo testimone di Cristo. Dio lo aveva chiamato e lo aveva preparato per questo. Dopo il fatto del battesimo, il Battista non può trattenere l’impellente desiderio di rendere testimonianza a Gesù. Giovanni ha visto qualcosa di sconvolgente, cioè il Figlio amato di Dio solidale con i peccatori; e lo Spirito Santo gli ha fatto comprendere la novità inaudita, un vero ribaltamento. Infatti, mentre in tutte le religioni è l’uomo che offre e sacrifica qualcosa a Dio, nell’evento Gesù è Dio che offre il proprio Figlio per la salvezza dell’umanità”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’Angelus domenicale.
Dopo aver celebrato la Messa per la Solennità dell'Epifania del Signore nella Basilica Vaticana, Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus. Il Papa torna a parlare dei protagonisti della giornata di oggi, i Magi.
"In questa seconda domenica del Tempo di Natale, le Letture bibliche ci aiutano ad allargare lo sguardo, per avere una piena consapevolezza del significato della nascita di Gesù". Sono queste le parole di Papa Francesco pronunciate prima della preghiera dell'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Nell'Angelus odierno, in Piazza San Pietro, Papa Francesco riprende la parabola di oggi della pagina evangelica, "uno stupendo insegnamento di Gesù sulla risurrezione dei morti". E subito dopo la preghiera mariana, lancia un accorato appello per la pace in Sud Sudan; il Papa afferma "io dovrò visitare il Sud Sudan".
“Il primo sguardo non è di Zaccheo, ma di Gesù, che tra tanti volti che lo circondano da vicino, cerca proprio quello”.
Conclusa la Santa Messa in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli riuniti in Piazza San Pietro. "La Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra oggi, è un’occasione propizia affinché ogni battezzato prenda più viva coscienza della necessità di cooperare all’annuncio del Regno di Dio mediante un impegno rinnovato", commenta il Pontefice prima della preghiera.
Nell'Angelus odierno in Piazza San Pietro, Papa Francesco annuncia un nuovo concistoro il prossimo 5 ottobre . Saranno creati 10 nuovi cardinali elettori e 3 non elettori. Il Papa si scusa subito per il ritardo - quando si affaccia alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico infatti sono le ore 12.07 - e racconta che è rimasto chiuso nell'ascensore per un guasto tecnico per 25 minuti, sono dovuti intervenire quindi i Vigili del Fuoco. "Grazie al lavoro dei vigili del fuoco", dice il Papa con un pò di fiatone.
"I beni materiali sono necessari alla vita, ma non devono essere il fine della nostra esistenza, ma un mezzo per vivere onestamente e nella condivisone con i più bisognosi. Gesù oggi ci invita a considerare che le ricchezze possono incatenare il cuore e distoglierlo dal vero tesoro che è nei cieli". Papa Francesco riassume con queste parole il senso del Vangelo odierno, la parabola del ricco stolto. Il Pontefice, in questa caldissima prima domenica di Agosto, si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Nell'Angelus di oggi in Piazza San Pietro, il Papa spiega chi è davvero il "nostro prossimo" con la parabola che "ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità", quella del buon samaritano. E dopo la preghiera, ricorda la difficile situazione del Venezuela.
L’Angelus della Prima Domenica di Quaresima è l’ultimo appuntamento pubblico di Papa Francesco prima dell’inizio degli Esercizi Spirituali che inizieranno questo pomeriggio e termineranno venerdì 15 marzo.
Come essere “guide sicure e sagge” sull’esempio di Gesù. È questo il cuore dell’Angelus odierno di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Francesco parte dalla pagina evangelica di oggi e spiega che l’intento di Gesù nella parabola è quello di “indicare ai suoi discepoli la strada da percorrere per vivere con saggezza”.
Un invito a “riflettere sul senso profondo dell’avere fede, che consiste nel fidarci totalmente del Signore”.
E’ la chiamata di Pietro il tema centrale su cui Papa Francesco incentra la meditazione dell’odierno Angelus domenicale. Pietro - ricorda il Papa - si fida della parola di Gesù “È la risposta della fede, che anche noi siamo chiamati a dare; è l’atteggiamento di disponibilità che il Signore chiede a tutti i suoi discepoli, soprattutto a quanti hanno compiti di responsabilità nella Chiesa. E l’obbedienza fiduciosa di Pietro genera un risultato prodigioso: si tratta di una pesca miracolosa, segno della potenza della parola di Gesù: quando ci mettiamo con generosità al suo servizio, Egli compie in noi cose grandi”.
Gesù si immerge nella folla, e si comprende il ruolo del popolo: “ si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendo tutto, eccetto il peccato”.
“La luce che il profeta Isaia aveva preannunciato, nel Vangelo è presente e incontrata. Gesù, nato a Betlemme, città di Davide, è venuto a portare salvezza ai vicini e ai lontani”. È questo il cuore dell’Angelus odierno di Papa Francesco, in Piazza San Pietro, nel giorno della festa dell’Epifania del Signore. Papa Francesco in seguito rivolge anche un appello a tutti i leader della comunità europea.
L’episodio evangelico della visitazione di Maria a Elisabetta è il centro della meditazione che il Papa ha offerto ai fedeli in occasione dell’Angelus della IV Domenica di Avvento.
In questa terza domenica di Avvento la liturgia ci invita alla gioia. Papa Francesco lo ricorda a tutti i fedeli di Piazza San Pietro durante l’Angelus odierno. Presenti i bambini del Centro Oratori Romani, delle Parrocchie e le famiglie di Roma per la benedizione dei “Bambinelli”. Papa Francesco torna a parlare a tutti dopo una festa speciale, quella che i bambini del Dispensario Santa Marta gli hanno riservato.