Papa Francesco non si affaccia dalla finestra del suo studio, e nemmeno legge la preghiera dell'Angelus. La legge monsignor Paolo Braida, l'officiale della Segreteria di Stato che - dice il Papa - "le conosce bene, perché è lui che le fa". E nella riflessione, viene spiegato che Cristo è Re dell’Universo. Ma è un re “completamente diverso”, un re che “chiama i poveri fratelli, che si identifica con gli affamati, con gli assetati, gli stranieri, gli ammalati, i carcerati. Nella festa di Cristo Re dell’Universo, che conclude l’anno liturgico – sarà Avvento dalla prossima settimana – ed è, per volontà di Papa Francesco, anche celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù a livello locale.