Era il 1984 e, nel teatro che allora si chiamava ancora ‘Salone Pier Lombardo’, debuttava, con la regia di Andrée Ruth Shammah, l’ultimo lavoro di Giovanni Testori: una rilettura critica dei ‘Promessi sposi’ di Alessandro Manzoni, una ‘messa alla prova’, da parte di una piccola compagnia di paese, guidata da un maestro d’arte e di vita.
La Diocesi di Roma, con l’Ufficio per la cultura e l'Ufficio per la pastorale scolastica e dall’Ufficio per la pastorale universitaria, ha organizzato per oggi alle 17 nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense l'incontro “Fede e letteratura: il caso Manzoni a 150 anni dalla morte”.
Don Lisander – il nome con cui tutti ormai hanno imparato a chiamarlo – giace nella penombra della sua vasta stanza.
In occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni l'Arcidiocesi di Milano rende omaggio al grande letterato in Duomo con il Maggio Manzoniano.
Lo sguardo fisso al Crocifisso, in sommessa orazione, attorniato da tre angeli che partecipano alla preghiera di Carlo Borromeo: questa è la scena di uno dei quadri più intensi del Guercino.