Secondo mons. Samir Nassar, arcivescovo maronita di Damasco, la crisi economica siriana ha condotto al caos totale. "Giorno e notte le famiglie devono mettersi in coda in una serie di file interminabili" per procurarsi il cibo.
Lo scorso 20 aprile l’opera pontificia internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre ha pubblicato il “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo edizione 2021, che analizza nei due anni appena trascorsi, la condizione della libertà di culto dei fedeli delle principali religioni in 196 paesi. Il direttore del comitato editoriale, Mark von Riedemann, espone i motivi perché l’argomento non dovrebbe interessare solo chi è direttamente oggetto di discriminazioni o persecuzioni.
“L'Africa si trovava su una straziante Via Dolorosa nel 2020 ed è diventata il 'continente dei martiri’. La violenza contro i cristiani, la loro espulsione e l'omicidio sono aumentati drammaticamente. io speriamo che l'aiuto che forniamo possa alleviare le sofferenze delle persone e renderle capaci per provare un po 'di speranza per la Pasqua “ lo ha dichiarato Thomas Heine Geldern, Presidente esecutivo di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Quello che colpisce, nel XV rapporto di Aiuto Alla Chiesa che Soffre sulla Libertà Religiosa nel mondo, non sono le recrudescenze jihadiste nell’Africa subsahariana, la sostanziale fine delle primavere arabe, le persecuzioni delle minoranze in Pakistan perpetuate con la legge sulla blasfemia o la persecuzione religiosa di stampo nazionalista in Cina. Colpisce, piuttosto, la crescita della cosiddetta “persecuzione educata.” Una persecuzione attuata in maniera quasi legale, erodendo il diritto alla libertà religiosa e alla libertà di coscienza, imponendo ideologie, costringendo le religioni al silenzio. Un tipo di persecuzione che, nei Paesi occidentali, si è fatta più stringente e palese nel periodo del COVID 19.
A fine 2020, con la pubblicazione della Lettera Apostolica Patris Corde, Papa Francesco ha indetto uno speciale Anno di San Giuseppe in occasione del 150° anniversario della proclamazione dello stesso Santo quale Patrono della Chiesa universale. Per tale motivo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) lancia una raccolta fondi per sostenere diversi progetti intitolati al Santo in America Latina, Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est e Asia.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Papa per la Quaresima, presentato dal Cardinale Turkson, è intervenuta via web da Bruxelles Marcela Szymanski di Aiuto alla Chiesa che soffre, la quale ha raccontato l’esperienza di una famiglia cristiana di Aleppo, in Siria, perseguitata dagli integralisti islamici.
Un articolo scritto a due mani da Raoul Löbbert e Georg Löwisch apparso ieri sul supplemento religioso della Die Zeit, Christ&Welt, getta un´ombra sull´altrimenti eroica esistenza del padre premostratense Werenfried van Straaten, fondatore nel 1947 dell´opera pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, un´organizzazione internazionale che aiuta cristiani nel mondo in situazioni di indigenza, discriminati o addirittura perseguitati.
Mercoledì scorso, 25 novembre, fasci di luce rossa hanno illuminato con il colore del sangue la chiesa di San Giovanni nella città di Neumarkt, nel Land tedesco del Palatinato Superiore, per ricordare le migliaia di cristiani che ancora oggi, in tutto il mondo, subiscono persecuzione, discriminazione e perfino il martirio.
Aiuto alla Chiesa che Soffre torna a esaminare il dramma della persecuzione anticristiana con uno studio intitolato “Libera i tuoi prigionieri. Un rapporto sui cristiani ingiustamente detenuti per la loro fede”. La prefazione è significativamente firmata da Asia Bibi.
Primo risultato positivo conseguito nella vicenda di Arzoo Raja, bambina tredicenne cattolica di Karachi (Pakistan), rapita il 13 ottobre scorso, persuasa ad abbandonare la propria fede e a sposare il proprio rapitore quarantaquattrenne musulmano Ali Azhar. Arzoo è stata infatti liberata dalle forze di polizia e condotta in una casa di accoglienza. Il suo rapitore è al contempo in stato di fermo. L’Alta corte del Sindh ha ora disposto che l’adolescente sia presente in aula in occasione dell’udienza del 5 novembre prossimo.
Arzoo Raja, tredicenne cattolica di Karachi (Pakistan), è stata rapita il 13 ottobre scorso, costretta ad abbandonare la propria fede e a sposare il proprio rapitore quarantaquattrenne musulmano Ali Azhar, anch’egli residente a Karachi.
La Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) intensifica l’impegno per garantire aiuti ai cristiani libanesi colpiti dalla tremenda esplosione verificatasi a Beirut lo scorso 4 agosto. Al drammatico bilancio di oltre 200 morti, 6.500 feriti e circa 90.000 case danneggiate è necessario aggiungere che la comunità più sofferente è proprio quella cristiana perché residente nei quartieri più vicini al luogo del disastro.
La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha pubblicato il rapporto “Life after ISIS: New challenges to Christianity in Iraq”. Lo studio esamina le minacce che incombono attualmente sui cristiani iracheni tornati nelle loro case della Piana di Ninive dopo la drammatica persecuzione del 2014, riconosciuta internazionalmente come genocidio.
La pandemia da COVID-19 ha ovviamente aggravato la già drammatica crisi in Siria. Il lockdown disposto dalle autorità ha infatti azzerato le disponibilità finanziarie di molti. Per questo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato un nuovo piano di aiuti di emergenza a favore di 20.550 famiglie cristiane di diverse denominazioni: cattoliche, ortodosse e protestanti.
Anche nella drammatica situazione che l’Italia sta vivendo, Aiuto alla Chiesa che Soffre non dimentica i cristiani perseguitati. Domenica 22 marzo la Fondazione pontificia, assieme alla Basilica di San Petronio e all’Arcidiocesi di Bologna, celebrerà la XXVIII Giornata di preghiera e di digiuno in memoria dei missionari martiri. Nell’occasione, la basilica bolognese verrà illuminata di rosso a simboleggiare il sangue versato dai martiri cristiani dei nostri giorni.
Papa Francesco, in molteplici occasioni, ha parlato del dramma della Siria sollecitando gli aiuti al popolo siriano. L’ultima vota l’ha fatto durante l’Angelus del 8 marzo trasmesso dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.
Trucidati in attentati kamikaze, uccisi nel grembo della madre in attacchi anticristiani, obbligati a lasciare le proprie case e a vivere in campi profughi, resi schiavi e costretti ad assistere ai brutali assassini dei loro genitori. In alcuni Paesi al mondo essere dei bambini cristiani significa anche questo. Eppure sono proprio loro il futuro del Cristianesimo, soprattutto nelle aree in cui le comunità cristiane rischiano di scomparire.
"Non è che io non abbia paura per la mia vita, ma considero assistere i cristiani perseguitati come una missione ed un servizio reso a Dio e alla mia Chiesa. E non saranno delle minacce a fermarmi". Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre Tabassum Yousaf, avvocato dell’Alta Corte del Sindh, la provincia pachistana che ha come capoluogo Karachi. La giovane avvocatessa cattolica pachistana, 38 anni e madre di due figli, difende i genitori di Huma Younus, 14enne cristiana rapita e costretta a convertirsi all’Islam e a sposare il proprio aguzzino.
"Come ci ha insegnato la vicenda di Asia Bibi, l’eco mediatica e la pressione internazionale hanno il potere di salvare delle vite umane". Con questa convinzione Aiuto alla Chiesa che Soffre si sta battendo per tenere alta l’attenzione sul caso di Huma Younus, 14enne cristiana di Karachi in Pakistan, rapita il 10 ottobre scorso e in seguito violentata e costretta a convertirsi all’Islam e a sposare il proprio sequestratore, il musulmano Abdul Jabbar. Per questo motivo, la Fondazione pontificia ha scritto una lettera aperta ad 11 donne influenti italiane, chiedendo il loro sostegno in virtù "della Vostra capacità di incidere sull’opinione pubblica italiana e per le Vostre battaglie a difesa della dignità della donna".
“Molti non hanno ascoltato le nostre grida”. È stato questo il lamento del patriarca siriano ortodosso Mar Ignation Aprhem II Karim. Il patriarca ha tenuto il discorso di apertura alla Conferenza Internazionale sulla persecuzione dei cristiani nel Medio Oriente, che si è tenuta a Budapest dal 26 al 28 novembre.