Il Dicastero per il servizio della carità fa sapere che L’Elemosiniere di Sua Santità, Cardinale Konrad Krajewski, insieme con l’Ambasciata turca presso la Santa Sede, ha coordinato questa terza tornata di aiuti.
La rete Caritas Ambrosiana ha dato il suo consistente contributo per i profughi ucraini. "A Milano Caritas ambrosiana ha interamente mobilitato il suo sistema – fatto di organismi parrocchiali e decanali, centri d’ascolto, servizi, cooperative sociali e fondazioni – per offrire risposte rapide e durevoli, credibili e rispettose dei traumi subiti e della dignità comunque manifestata dalle vittime del conflitto", si legge sul sito della Chiesa di Milano.
Il vescovo Krzysztof Zadarko si è chiesto perché la Polonia non stia ricevendo più sostegno dall'Unione europea e da altri paesi nonostante aiuti milioni di rifugiati ucraini.
Guardando anche quest'anno ai numeri a Prato c’è bisogno dell’Emporio della Solidarietà. Prosegue così il suo impegno per le famiglie disagiate. Quest'anno sono state sostenute 1735 famiglie.
Continua la solidarietà per l'Ucraina. Tantissime sono le associazioni, le caritas e le fondazioni che offrono il loro totale supporto alla popolazione dell'Ucraina stremata ormai da 8 giorni di guerra.
"A pochi giorni dagli interventi straordinari, per un totale di 16 milioni di euro, disposti per far fronte all’emergenza coronavirus in Italia, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di altri 6 milioni di euro, provenienti dai fondi dell’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale". Questo è la notizia ufficiale che arriva da un comunicato della Conferenza episcopale italiana.
A causa delle alluvioni nelle zone nord-orientali e meridionali dell’Iran, 10 milioni di persone hanno subito danni alle case e proprietà e 2 milioni necessitano di urgente assistenza. Papa Francesco ha inviato, attraverso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, un aiuto di 100 mila euro.
Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha deciso di inviare un primo contributo di 150.000 euro - 50.000 per ciascun Paese - al Mozambico, lo Zimbabwe e il Malawi colpiti dal ciclone. I fondi serviranno per il soccorso alle popolazioni in questa prima fase di emergenza.
A seguito del terribile terremoto che ha colpito con il Messico, causando – secondo dati accertati, ma non definitivi – almeno 250 vittime, oltre a ingenti danni materiali, Papa Francesco, mediante il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha deciso di inviare un primo contributo di 150 mila dollari per il soccorso alle popolazioni in questa fase di emergenza. A comunicarlo è una nota ufficiale dello stesso Dicastero.
I Cavalieri di Colombo doneranno 50,000 dollari al Papa per contribuire agli aiuti per i bambini colpiti dal sisma la scorsa settimana. Il Cavaliere Supremo, Carl Anderson, ha informato Francesco della donazione quando lo ha incontrato in udienza privata domenica 28 agosto.
Nuovo progetto di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Iraq. Alla fine di giugno la fondazione pontificia ha donato pacchi viveri a 13mila famiglie cristiane rifugiate nel Kurdistan iracheno, per un totale di 690mila euro. Dall’inizio dell’avanzata di Isis nel giugno 2014, ACS ha sostenuto la Chiesa irachena con oltre 7milioni e 300mila euro. Nella sola arcidiocesi caldea di Erbil, dove hanno trovato rifugio i cristiani fuggiti da Mosul e dalla Piana di Ninive, la sola fondazione ha contribuito ad oltre il 60% degli aiuti ricevuti a livello internazionale.
Aleppo è coinvolta nel conflitto siriano da più di quattro anni. “Il 60-70% della popolazione vive al di sotto della linea di povertà, non ha lavoro, cibo e medicinali ma specialmente ha perso ogni speranza, ha smesso di credere in un cambiamento, di reagire e perfino di curarsi”, spiegano i Frati minori di Assisi.