Il 14 giugno 1987 spirava a Roma padre Agostino Trapè. Priore generale dell'Ordine agostiniano, docente universitario e promotore e fondatore dell'Istituto patristico Augustinianum, il nome del religioso è noto a tutto il mondo agostiniano per il grande amore che ha nutrito per il Grande di Tagaste.
Il 23 agosto 1591 spirava a Madrigal De Las Altas Torres padre Luis De Leon. Religioso agostiniano, il suo nome è noto non solo per essere stato uno dei più grandi nomi dell'Università di Salamanca ma soprattutto per la grande sensibilità mistica che lo portò ad essere considerato come uno dei grandi scrittori ascetici del 1500.
Entrando nella chiesa di Sant'Agostino a Campo Marzio, in fondo alla navata di sinistra, accanto alla tomba di Santa Monica, si può ammirare l'altare di un grande santo. Ha indosso i paramenti vescovili e la statua lo ritrae mentre sta donando qualcosa ad una donna. Il suo nome è Tommaso da Villanova.
Raccontare la vita di fra Giovanni da San Guglielmo, non è impresa facile. Ciò in quanto nel corso dell'esistenza fu un uomo di grande apostolato e spesso si trovò a cambiare luogo, soprattutto, vivendo il proprio ministero, in Maremma e nella diocesi di Grosseto che, con affetto e venerazione, lo ricordò con diverse iniziative tra cui una conferenza nel 2016, nella Cattedrale di San Lorenzo con l'allora Priore generale dell'Ordine degli Agostiniani Scalzi padre Gabriele Ferlisi.
"Fare insieme l’esperienza di Dio per poter mostrare Dio a questo mondo in maniera chiara, coraggiosa, senza compromessi o tentennamenti. È una grande responsabilità!" Questa è la sfida che Papa Francesco lancia ai Partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine di Sant’Agostino ricevuti questa mattina in Vaticano.
Il 9 marzo è a giornata in cui il cammino stazionale arriva alla basilica dei Santi Trifone e Agostino, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant’Eustachio.
La vita di santità esige una perfetta aderenza della condotta ai dettami evangelici. La scelta dello stato, però, fa in modo che si può essere sacerdoti, religiosi, mariti, mogli oppure rimanere nel mondo come laici. Giovan Battista Jossa (1767-1828) fu uno di questi: un laico terziario agostiniano.
Cosa cambia nella Chiesa cattolica con Lutero? È di certo questa una delle questioni più dibattute nei 500 anni che in questo 2017 ci separano da quel 31 ottobre con la pubblicazione da parte di Martin Lutero delle 95 tesi sulle indulgenze, appese alle porte della cattedrale di Wittenberg come vuole la tradizione.
Il 17 agosto Montefalco è in festa per celebrare santa Chiara della Croce: “Durante la sua fanciullezza a Chiara, mentre pregava, molte volte appariva la Beata Vergine col Bambino Gesù sotto il mantello, nell’aspetto della stessa età di Chiara.
A Tolentino ha fatto visita al convento agostiniano di san Nicola il priore generale dell’Ordine degli Agostiniani, padre Alejandro Moral Anton, per inaugurare un nuovo spazio dedicato allo studio per i giovani.
In occasione della conclusione dell’Anno della Vita Consacrata, l’Ordine di Sant’Agostino ha riunito a Roma i vescovi provenienti dall’Ordine e che ora servono la Chiesa come pastori in America Latina, Africa ed Europa.
Si apre oggi nella Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano il triduo di preparazione per la festa dedicata ai nonni. Il 26 luglio la liturgia ci ricorda i santi Anna e Gioacchino, genitori della Madonna e nonni di Gesù. La parrocchia del piccolo stato della Città del Vaticano è stata la prma chiesa visitata da Papa Francesco a pochi giorni dalla sue elezione.
“Il tema che attraversa tutta l’enciclica è il discorso sulla creatura umana. Quando il Santo Padre scrive: 'Non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia', riporta l’attenzione sul rapporto fra creatura e Creato” sostiene Padre Joseph L. Farrell O.S.A., Vicario Generale dell’Ordine di sant’Agostino, che dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco ha fatto una rilettura in chiave agostiniana alla luce della grande attenzione che il santo Dottore della Chiesa nei suoi scritti ha dedicato al discorso antropologico.
La cresima? Un modo per entrare a far parte dell’ “account della Chiesa cattolica”. Parola del Prefetto della Casa Pontificia l’arcivescovo Georg Gänswein che domenica ha impartito il sacramento della confermazione a quindici ragazzi nella parrocchia del Vaticano, Sant’ Anna.