Papa Francesco questa mattina ha anche incontrato l’Associazione Comunità Afgana in Italia. Il Papa inizia il suo discorso ripercorrendo i tempi duri dell'Afghanistan e chiede di non fomentare l'odio per gli altri in nome della religione o di Dio.
Doppio appello di Papa Francesco durante l'Udienza Generale di oggi. Il Pontefice pensa all'Afghanistan e al Messico. L'Afghanistan colpito dal terremoto e il Messico caratterizzato dalla brutale uccisione di due religiosi, Javier Campos e Joaquín Mora, assassinati il 20 giugno scorso.
Per anni, la Corea del Nord è stato in cima alla lista dei Paesi più pericolosi per i cristiani. Ma quest’anno, quel posto per la prima volta è stato preso dall’Afghanistan, che dopo la crisi creata dal ritiro delle truppe americane e il ritorno dei talebani ha visto anche l’unica chiesa del Paese priva di ogni guida pastorale. Il dato è stato registrato dalla World Watch List, la lista dei Paesi dove i cristiani sono più perseguitati redatta ogni anno dalla Ong cristiana Open Doors.
"I miei genitori sono stati uccisi dai talebani e sono fuggito dall'Afghanistan quando avevo solo otto anni" . Ali Ehsani ha 38 anni ed è un avvocato di professione. Dopo un lunghissimo e difficile viaggio è arrivato in Italia all'età di 13 anni; completamente solo. Ali fuggì dall'Afghanistan dopo che i suoi genitori cristiani furono uccisi dai talebani. Suo fratello è morto lungo la strada. In Afghanistan aveva vissuto la sua fede in assoluta segretezza. Raquel Martín di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN) ha intervistato Ali Ehsani.
Domani la Diocesi di Roma ricorderà il dramma dell’Afghanistan con una veglia di preghiera alle ore 21 nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio presieduta dall’Arcivescovo Vicegerente Palmieri.
Mentre in Afghanistan la liberà religiosa è sempre più a rischio, la posizione di “Inviato speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’UE” è stata, ancora una volta, lasciata vacante. Christos Stylianides ha accettato un ruolo nel governo greco dopo meno di cinque mesi da inviato.
Nell'Angelus odierno in Piazza San Pietro, Papa Francesco prende subito spunto dalla Liturgia di oggi e raccomanda di non lasciarsi andare alle lamentele perchè "non è cristiano", ma di avere una fede che arrivi al cuore. Al termine della recita dell'Angelus un forte appello per la pace in Afghanistan.
Sarà una agenda pienissima, quella del Cardinale Pietro Parolin, che nei prossimi giorni sarà prima in Slovenia al Bled Strategic Forum, poi a Madrid per il II incontro dei leader cattolici latino americani, e quindi in viaggio con Papa Francesco in Ungheria e Slovacchia. Ma questa agenda è iniziata con un appuntamento quasi improvviso: la visita in Ucraina, dove ha risposto ad un invito della presidenza per partecipare ai 30 anni di indipendenza.
Domenica 5 settembre nella Chiesa in Polonia si celebrerà la "Giornata della solidarietà con gli afgani". L'Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, ha rivolto un appello ai pastori e ai fedeli della Chiesa cattolica in Polonia per la preghiera e l'aiuto materiale per gli afgani.
Non sarebbe mai voluto tornare, padre Giovanni Scalese, barnabita, che guida la missione sui iuris in Afghanistan stabilita da Giovanni Paolo II nel 2002. Ma anche lui ha dovuto cedere alle circostanze, e si è imbarcato, dopo vari tentativi, su uno degli aerei messi a disposizione per l’evacuazione dal governo italiano, insieme a cinque Sorelle della Carità e 14 bambini disabili, orfani di cui le suore di Madre Teresa si prendevano cura.
“Abbiamo assistito in questi anni a scelte che si sono rivelate nel tempo poco lungimiranti e incapaci di garantire la necessaria sicurezza alla popolazione afghana”.
La speranza è che i talebani, alla fine, cercando l’aiuto delle Ong, permettano anche alle Ong cattoliche di continuare a lavorare sul territorio. Ma è una speranza, flebile, che si attacca alle dichiarazioni aperturiste fatte nei giorni prima della conquista, e che non è detto venga mantenuta. Fatto sta che i cristiani in Afghanistan si trincerano in un prudente silenzio. Chiedono i pregare. Alcuni articoli che parlavano di loro sono persino stati rimossi dai siti internet per evitare di metterne a rischio la sicurezza.
Ci sarà un tavolo di confronto con il Ministero dell’Istruzione sull’insegnamento della religione cattolica. Sempre nell’ambito del dialogo politico, non può che destare preoccupazione la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia, che ha raggiunto mezzo milione di firme. E poi, gli aiuti ad Haiti scossa dal terremoto, l’appello per l’apertura di corridoi umanitari in Afghanistan.
Mentre l’aeroporto di Kabul è praticamente assaltato da migliaia di afghani che cercano di fuggire dal loro Paese a seguito dalla riconquista del potere da parte dei Talebani, Caritas Italiana sottolinea il senso della sua presenza nel Paese, ricorda che è dagli Anni Novanta che opera sul territorio (vale a dire, da ben prima della presa del potere dei Talebani, poi spodestati dall’Alleanza del Nord) e dice quello che tutti temono, ovvero che potrebbe essere in forse la presenza stessa nel territorio, stanti gli ultimi sviluppi.
Dopo aver celebrato la Messa a Santa Maria Maggiore Papa Francesco si è presentato puntuale alla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus.
“Un attacco abominevole”. Così Papa Francesco - in un telegramma di cordoglio a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - condanna la strage questa mattina a Kabul, in Afghanistan.
Telegramma di cordoglio di Papa Francesco per le vittime del terremoto in Afghanistan e in Pakistan. Nel testo – firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – Papa Bergoglio esprime profondo dolore dopo avere appreso “della tragica perdita di vite in Afghanistan e Pakistan in conseguenza del terremoto nella regione”.