Il ciclo di affreschi del Cappellone di san Nicola a Tolentino, santo di cui si è celebrata la festa lo scorso 10 settembre, è uno dei più suggestivi e meglio conservati cicli pittorici del Trecento italiano: ritenuti, in modo unanime dalla critica, opera del giottesco Pietro da Rimini, in passato sono stati ignorati dagli studiosi forse per via della loro ubicazione decentrata o per le corpose ridipinture che ne impedivano una corretta leggibilità.
Affreschi del IX e X secolo che nessuno si aspettava. Sono emersi durante i restauri conservativi delle murature e dei mosaici delle absidi, centrale e del diaconicon, della basilica di Santa Maria Assunta di Torcello a Venezia.
La Basilica di Sant’Antonio a Padova continua a regalare al mondo ancora molti dei suoi tesori. Grazie a nuovi lavori di restauro nella Cappella della Madonna Mora, sono ritornati alla luce nuovi affreschi, mentre grazie a innovative indagini diagnostiche nella Sala del Capitolo si prospetta concretamente la possibilità di nuove scoperte, del tempo di Giotto.
Ipogeo dei Flavi, arcosolio di Veneranda, cubicolo di Ampliato, arcosolio degli Apostoli Piccoli. Nomi che per molti non dicono nulla, ma se si arriva a vederne le pitture, appena tornate alla loro luce originale, si capisce che senza averle mai viste si perde una parte importante della storia dei primi cristiani a Roma.
Tutto esaurito per l'evento inaugurale dell'edizione 2017 del Cortile di Francesco. Philippe Daverio, critico d'arte, docente e scrittore sarà ospite il 30 marzo alle 21.00 nella Basilica Inferiore di san Francesco d'Assisi per una lectio itinerante sull'enigmatica figura del cosiddetto "Maestro di San Francesco". Racconterà per la prima volta in assoluto gli affreschi della Basilica Inferiore di San Francesco.