Ultime Notizie: ACS

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Shahbaz Bhatti, i cristiani in Pakistan lo vogliono santo

"Dopo la morte di Shahbaz Bhatti la condizione delle minoranze religiose in Pakistan è nettamente peggiorata. Sia per il maggior numero di attacchi ai loro danni, sia per la mancanza di rappresentanza a livello federale". Così il prof. Shahid Mobeen, docente di pensiero e religione islamici presso la Pontificia Università Lateranense e amico del ministro pachistano ucciso, descrive l’attuale situazione delle minoranze religiose a cinque anni dall’assassinio di Bhatti.  

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L'arcivescovo di Karachi in Italia per ricordare Shahbaz Bhatti

“La voce della verità non sarà mai ridotta al silenzio. E non permetteremo che l'oscurità prenda il sopravvento sulla luce. Il suo lavoro non si fermerà con la sua morte, lo continueremo noi”.

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Sudan, i missionari della misericordia tra i rifugiati cristiani

"Non hanno niente e possono perdere la cittadinanza in ogni momento". Così monsignor Daniel Adwok, arcivescovo di Khartoum, descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la condizione di circa un milione e mezzo di sudsudanesi che a causa del conflitto in atto nel più giovane Stato al mondo, hanno riparato nel vicino Sudan.  

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Aiuto alla Chiesa che soffre e l'incontro di Francesco e Kirill

"Qui a Mosca vi è stata una risposta estremamente positiva all’annuncio dell’incontro, anche da parte dei media locali. SuPervyj kanal, la principale emittente televisiva del paese, vengono trasmesse costantemente immagini di Papa Francesco". Così Petr Humeniuk, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per i progetti nella Federazione russa, commenta la reazione nel paese al prossimo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill.

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#fastandpray #carrythecross e #AshWednesday, la preghiera per i cristiani in Siria

"Quando dei popoli si uniscono insieme per pregare, allora perfino la realtà può essere cambiata". Con queste parole monsignor Jean Sleiman, arcivescovo di Bagdad dei latini, invita i "cristiani e gli uomini di buona volontà" di tutto il mondo a partecipare alla giornata mondiale di preghiera e digiuno per la Pace in Siria e in Iraq, promossa da Aiuto alla Chiesa che Soffre in occasione del prossimo mercoledì delle ceneri, 10 febbraio.  

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Anche padre Mourad aderisce alla iniziativa di Aiuto alla Chiesa che soffre

"Sono lieto di partecipare e di essere assieme a voi in questa importante iniziativa, essenziale per il popolo siriano". Con queste parole padre Jacques Mourad, religioso siriano tenuto in ostaggio dallo Stato Islamico per oltre cinque mesi, ha comunicato la sua adesione alla giornata mondiale di preghiera e digiuno per la Pace in Siria e in Iraq, promossa da Aiuto alla Chiesa che Soffre in occasione del prossimo mercoledì delle ceneri, 10 febbraio.

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Ignace Youssif III Younan, la voce di un cristiano dalla persecuzione

"Il nostro incubo, la nostra più grande angoscia è che in Iraq e in Siria possa accadere quanto avvenuto in Turchia, dove non possiamo quasi più parlare di una presenza cristiana". Esprime tutta la sua preoccupazione il Patriarca siro-cattolico Ignace Youssif III Younan.  

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Siria, il patriarca Ignace Youssif III Younan per alcuni giorni in Italia

Da martedì 26 a giovedì 28 gennaio il patriarca siro-cattolico, Ignace Youssif III Younan, sarà per alcuni giorni in Italia, ospite di Aiuto alla Chiesa che Soffre, per testimoniare il dramma vissuto dalla sua comunità di fedeli e da tutto il popolo siriano.

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ACS fa studiare ogni anno diecimila seminaristi

Nel 2014 un seminarista su dodici nel mondo ha potuto studiare grazie ad Aiuto alla Chiesa che Soffre.  

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ACS in Etiopia per combattere la siccità

Aiuto alla Chiesa che Soffre ha stanziato un nuovo contributo di 460mila euro in favore delle 13 diocesi dell’Etiopia, dove oltre 10milioni e 200mila persone rischiano di morire a causa della siccità.

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Filippine, anche in Mindanao i cristiani hanno paura

"In alcune zone di Mindanao sperimentiamo esattamente quanto accade in Iraq". È quanto dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, al telefono da Zamboanga, padre Sebastiano D’Ambra, missionario del Pime, da quasi cinquant’anni nelle Filippine.

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Centrafrica: il primo Natale senza spari

Il Centrafrica al tanto agognato voto. Domani si svolgeranno le elezioni presidenziali e legislative, già previste il 18 ottobre e poi il 27 dicembre. Contrariamente a quanto avvenuto in ottobre, quando le consultazioni sono state rimandate a causa dei gravi scontri, stavolta il ritardo si deve a semplici problemi tecnici, ovvero il mancato recapito del materiale per allestire i seggi in tutte le circoscrizioni. "Per ora la situazione sembra tranquilla, vedremo cosa accadrà durante la notte e la giornata di domani", racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre padre Federico Trinchero, missionario carmelitano del Carmelo di Bangui.

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In Sierra Leone i bambini tornano a scuola grazie ad ACS

246 persone hanno ricevuto pacchi viveri, beni di prima necessità e sostegno economico. E tanti bambini hanno avuto in dono cartelle, libri e quaderni. È quanto ha permesso il contributo straordinario di 25mila euro donato da Aiuto alla Chiesa che Soffre alla diocesi di Freetown, capitale della Sierra Leone, dopo che lo scorso settembre una devastante alluvione ha colpito la città già messa a dura prova nei mesi precedenti dall’epidemia di ebola.

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In Siria 19 nuovi progetti di Aiuto alla Chiesa che soffre

Nuovi progetti per i cristiani perseguitati dallo Stato Islamico. Aiuto alla Chiesa che Soffre ha appena approvato 19 ulteriori contributi di emergenza per donare ai rifugiati siriani e iracheni viveri, medicine, alloggi e assistenza spirituale.  

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In Burundi il Giubileo significa riconciliazione

"Il Giubileo della Misericordia rappresenta una grande opportunità per il Burundi. Senza il perdono e la misericordia non può esserci alcun tipo di riconciliazione e la riconciliazione è quanto di più ha bisogno il nostro paese". Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre Monsignor Joachim Ntahondereye, vescovo di Muyinga in Burundi, che domenica ha aperto la Porta Santa della Cattedrale di Muyinga.  

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Una cappella per i cristiani profughi in Iraq

"Questa cappella restituisce ai fedeli un pezzetto della loro casa. Ed ora possono tranquillamente andare a messa senza rischiare la propria vita". Con queste parole padre Luis Montes ringrazia Aiuto alla Chiesa che Soffre per aver finanziato una cappella-container per il campo profughi intitolato alla Vergine Maria di Bagdad. La chiesa è stata consacrata nei giorni scorsi da monsignor Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo di Bagdad dei latini.

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Nepal: il blocco economico indiano impedisce gli aiuti ai terremotati

"Mi si stringe il cuore nel vedere tanti nepalesi costretti a vivere ancora nelle tende, nonostante quanto era stato loro promesso". Così scrive monsignor Paul Simick, vicario apostolico del Nepal, in un accorato messaggio inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre.

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Africa: Boko Haram disrugge ACS ricostruisce

Negli ultimi sei anni la setta islamista Boko Haram ha mietuto decine di migliaia di vittime e costretto oltre due milioni e 100mila persone, di cui un milione e 400mila bambini, ad abbandonare le proprie case. Le violenze hanno gravemente colpito la Nigeria, specie nel Nord del paese, ma anche stati confinanti come il Camerun.

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Il Papa in Africa, attese e speranze

"Il Centrafrica è un paese dimenticato in cui la popolazione sopporta atroci sofferenze. La visita del Papa rappresenta la speranza di un futuro migliore sia per i cristiani che per i musulmani. Un’occasione per spezzare una catena interminabile di violenze". Così afferma Christine du Coudray, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per l’Africa francofona, appena rientrata da un viaggio in Repubblica Centrafricana.

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Sudan: 80 mila in fuga a rischio della vita

Migliaia di vite appese ad un filo. Negli ultimi due mesi nella regione di Mundri in Sud Sudan almeno 80mila persone sono dovute fuggire a causa delle violenze e sono state costrette a rifugiarsi nella boscaglia. "Mentre parliamo decine di persone continuano a morire, soprattutto anziani e bambini", riferisce ad Aiuto alla Chiesa che Soffre padre David Kulandai Samy, missionario della comunità di Maria Immacolata, notando come molti degli sfollati muoiano di fame o a causa di numerose malattie, prima fra tutte la malaria.