Domani sera alle ore 19 in piazza della Scala a Milano, monsignor Carlo Azzimonti, Moderator Curiae dell’Arcidiocesi, presiederà il Rosario per i Cristiani perseguitati promosso da Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha in queste ore stanziato un pacchetto di aiuti di 190.000 euro per sostenere i cristiani di Terra Santa durante l'attuale crisi.
Nel 2022, Aiuto Alla Chiesa che Soffre ha ricevuto e redistribuito 145.995.491 euro, 13 milioni più del 2021. Le donazioni record sono derivate dalla generosità di oltre 364 mila privati benefattori. A queste, si sono aggiunti 2,7 milioni di precedenti riserve, che hanno portato a finanziare 148,7 milioni di euro di progetti.
Ancora un sacerdote cattolico rapito in Nigeria. Ne ha dato notizia Aiuto alla Chiesa che soffre.
I Padri Kunav Chochos e Raphael Ogigbah, sacerdoti cattolici rapiti il 1° maggio nel sud della Nigeria, sono stati liberati. Ne ha dato conferma Bright Edafe, ufficiale alle pubbliche relazioni del Comando della Polizia dello Stato nigeriano del Delta. Il sequestro era avvenuto ad Agbarha-Otor, nell’Area del Governo Locale di Ughelli Nord
La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), in vista della prossima Commemorazione dei defunti del 2 novembre 2022, si rivolge come ogni anno ai cattolici italiani con un’iniziativa finalizzata alla celebrazioni di Messe. Quest’anno la campagna è presentata da S. E. mons. Vitaliy Krivitskiy SDB, Vescovo della Diocesi ucraina di Kyiv-Zhytomyr.
“Esprimo profondo cordoglio alle Suore Missionarie Comboniane e alla Diocesi di Vittorio Veneto per la morte di suor Maria De Coppi, rimasta uccisa in un attacco terroristico a Chipene, in Mozambico. Dopo suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, morta il 25 giugno ad Haiti, piangiamo per un’altra sorella che con semplicità, dedizione e nel silenzio ha offerto la vita per amore del Vangelo”. È quanto dichiara il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, dopo aver appreso la notizia dell’attacco, nella notte, alla missione cattolica mozambicana.
Aiuto alla Chiesa che Soffre ha avviato una campagna di raccolta fondi per consentire la sopravvivenza di 61 scuole cattoliche libanesi. In particolare, saranno coperti i costi strutturali - aumentati di 15 volte negli ultimi due anni -, saranno assegnate borse di studio agli studenti più poveri e meritevoli e saranno sostenuti 1.280 insegnanti i quali, con stipendi del valore di circa 50 dollari, non riescono più a mantenere le proprie famiglie. Le strutture sono situate in aree periferiche o rurali e sono affidate a ordini religiosi femminili, tra i quali le suore di Santa Teresa del Bambin Gesù, le Suore Antonine, le suore della Santa Famiglia, le Figlie della Carità e le Suore dell’Immacolata Concezione d’Ivrea.
Nello Stato nigeriano di Benue, nei soli mesi di maggio e giugno, almeno 68 cristiani sono stati uccisi e molti sono stati rapiti. Ben 1,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case. Alla radice del problema ci sono i persistenti attacchi dei terroristi islamici della tribù Fulani ai danni di comunità agricole, in gran parte cristiane, residenti nella Nigeria centrale. Le ragioni di tali attacchi sono complesse. I conflitti tra pastori nomadi e contadini stanziali risalgono a secoli fa, ma negli ultimi anni l'afflusso di moderne armi da fuoco ha reso le aggressioni molto più distruttive. La dimensione religiosa aggrava la situazione, in un Paese diviso equamente tra un sud a maggioranza cristiana e un nord a maggioranza musulmana, e in cui la maggior parte dei combattimenti si svolge nella regione centrale, dove si trovano le terre più fertili. Secondo Mons. Wilfred Chikpa Anagbe, vescovo di Makurdi, una delle diocesi di Benue, i terroristi si travestono da pastori nomadi per nascondere il vero scopo dei loro attacchi, che è quello di espellere i cristiani dalle loro terre.
Don Andrew Adeniyi Abayomi è il viceparroco della chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo, in Nigeria, colpita da un attacco terroristico durante la Messa della domenica di Pentecoste dello scorso 5 giugno. Il massacro ha provocato la morte di almeno 41 fedeli e decine di feriti gravi. Don Abayomi ha raccontato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la sua esperienza di quel giorno e le conseguenze del massacro.
Aiuto alla Chiesa che Soffre apprende con soddisfazione della nomina, da parte del Governo Italiano, dell'Inviato Speciale per la Libertà Religiosa e augura buon lavoro al Consigliere Diplomatico Andrea Benzo. ACS da circa due anni si batteva per conseguire questo importante risultato.
Papa Francesco sarà nella Repubblica Democratica del Congo dal 2 al 5 luglio prossimi. Mons. Timothée Bodika Mansiyai, vescovo di Kikwit, diocesi situata nella parte centro-occidentale del Paese africano, in un colloquio con Aiuto alla Chiesa che Soffre racconta come i cattolici si stanno preparando alla visita del Pontefice.
Continua la gara di solidarietà per sostenere le persone in fuga dall'Ucraina. Sono davvero tante le associazioni, le ong, le istituzioni, le parrocchie che stanno cercando in tutte le modalità di aiutare i profughi ucraini stremati da quasi 14 giorni di guerra. Nel frattempo, per quanto riguarda la Missione Santa Sede in Ucraina, il cardinale Konrad Krajewski ha incontrato l'Arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk. Presente anche il Metropolita di Lviv Mieczyslav Mokszycki. I tre hanno anche avuto una conversazione telefonica con Papa Francesco.
Continua la solidarietà per l'Ucraina. Tantissime sono le associazioni, le caritas e le fondazioni che offrono il loro totale supporto alla popolazione dell'Ucraina stremata ormai da 8 giorni di guerra.
Ad un anno dal colpo di stato in Myanmar il prossimo 1° febbraio l’uica strada per la pacificazione sembra la preghiera.
Diverse centinaia di edifici, da Sydney, in Australia, a Parigi, in Francia, sono stati illuminati di rosso durante la #RedWeek che si è conclusa il #RedWednesday, 24 novembre. Migliaia di persone hanno preso parte a messe, veglie di preghiera, processioni, conferenze, concerti e altre iniziative per ricordare i cristiani perseguitati e alzare la voce in difesa della libertà religiosa.
Aiuto alla Chiesa che Soffre finanzierà altri cinque milioni di euro per alcuni progetti in Siria e Libano, per aiutare le comunità cristiane locali ad affrontare condizioni sempre più difficili in quei paesi. Una gran parte dei soldi andrà a progetti relativi alla costruzione e al restauro, o all'istruzione e alla formazione religiosa, ma anche vitto, alloggio e assistenza medica.
Nel 2020 la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), attraverso i suoi 23 uffici nazionali, ha raccolto 122,7 milioni di euro in donazioni per i cristiani perseguitati e poveri di tutto il mondo. Le offerte, provenienti da donatori privati, sono aumentate di 16,4 milioni di euro, facendo registrare un +15,4% rispetto al 2019.
Aiuto alla Chiesa che Soffre porta in Italia una statua della Beata Vergine oltraggiata e profanata dall’ISIS in Iraq. La scultura mariana, proveniente da Batnaya nella Piana di Ninive, sarà offerta alla devozione dei nostri fedeli. Si tratterà di un itinerario spirituale che avrà un’anteprima domenica 13 giugno a Giussano presso la Comunità Pastorale San Paolo ma che si svilupperà nelle parrocchie italiane dal 1° settembre agli inizi dell’Avvento 2021. Durante ogni tappa di questo percorso sacerdoti iracheni, in presenza oppure in videoconferenza, contribuiranno con la loro testimonianza affinché i fedeli possano apprendere dalla viva voce dei pastori locali i tragici eventi verificatisi al momento degli attacchi, la reazione della comunità cristiana locale e internazionale, la situazione attuale e le prospettive future.
Nello stato nigeriano di Katsina due sacerdoti sono stati sequestrati: Don Joe Keke e Don Alphonsus Bello. Don Joe Keke, ultrasettantenne, dopo una vita di servizio pastorale come parroco, risiedeva nella chiesa. Don Alphonsus Bello, trentenne, era l’attuale parroco. Stamattina il corpo senza vita di Don Alphonsus è stato trovato nel terreno attiguo alla Catechetical Training School di Malunfashi. Nessuna notizia circa l’attuale localizzazione dell’anziano Don Joe Keke. La comunità cattolica locale è scossa e terrorizzata.