Un terzo delle diocesi di Cina sono vacanti, ma la priorità è quella di dare un coadiutore al vescovo di Pechino, che pure è lontano dall’età della pensione. Il prossimo 25 ottobre, così, Matteo Zhen Xuebin, 54 anni, sarà ordinato vescovo e nominato coadiutore – cioè con diritto di successione – dell’arcivescovo di Pechino Giuseppe Li Shan, che guida la comunità cattolica della capitale cinese dal 2007.
C’è una delegazione vaticana in Cina, per discutere il rinnovo dell’accordo tra Pechino e Santa Sede sulla nomina dei vescovi. Il negoziato – presumibilmente l’ultimo prima di una eventuale firma - è cominciato il 28 agosto e continuerà fino al 2 settembre. Che, però, tutto porti ad un rinnovo dell’accordo lo testimonia la scelta del nuovo capo dell’Associazione Patriottica in Cina.
Li Hui è il nuovo vescovo coadiutore di Pingliang, nella provincia cinese di Gansu. Nominato da Papa Francesco coadiutore di Pingliang l’11 gennaio 2021, la sua ordinazione episcopale è avvenuta il 28 luglio, conferma la Sala Stampa della Santa Sede, che rende noto come Li sia “il quinto vescovo cinese nominato e ordinato nel quadro normativo dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei vescovi in Cina”.