Venti minuti di colloquio, la speranza di una pace duratura nel Paese, lo scambio degli strumenti di ratifica in Segreteria di Stato che fanno entrare in vigore l’accordo con la Santa Sede: Felix Tshikenedi, presidente della Repubblica Democratica del Congo, incontra Papa Francesco mentre il suo Paese vive ancora un momento difficile.
Santa Sede e Repubblica del Congo hanno firmato stamane l'Accordo-quadro che garantisce alla Chiesa “la possibilità di svolgere la propria missione nel Congo”. “In particolare – si legge nella nota ufficiale - viene riconosciuta la personalità giuridica della Chiesa e delle sue Istituzioni”. Il documento è stato siglato per la parte vaticana da Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato del Papa, e per la Repubblica del Congo. Clément Mouamba, Primo Ministro.
“L’Accordo Quadro, costituito da un preambolo e 19 articoli, garantisce alla Chiesa la possibilità di svolgere la propria missione nel Benin”. E’ quanto spiega un comunicato stampa ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede. “In particolare – continua il comunicato - viene riconosciuta la personalità giuridica della Chiesa e delle sue Istituzioni. Le due Parti, pur salvaguardando l’indipendenza e l’autonomia che sono loro proprie, si impegnano a collaborare per il benessere morale, spirituale e materiale della persona umana e per la promozione del bene comune. L’Accordo Quadro entrerà in vigore con lo scambio degli Strumenti di Ratifica”.
Santa Sede e Repubblica Democratica del Congo hanno firmato stamane l'Accordo-quadro su materie di comune interesse. Il documento è stato siglato per la parte vaticana da Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per iRapporti con gli Stati, e per la parte congolese da Raymond Tshibanda N'Tungamulongo, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.