L’ultimo caso è quello della California, dove una legge – emendata, ma non troppo - obbliga a riportare anche quello che si ascolta in confessione, in caso di abusi. In Cile si sta lavorando su una legge simile. In Australia, questa legge è già realtà in alcuni Stati. Ma l’attacco al segreto della confessione non è nuovo. Ed è parte di una offensiva generale che nasce con la questione degli abusi e punta, però, ad attaccare direttamente la Santa Sede. Nasce da qui la presa di posizione della Penitenzieria Apostolica.
“Siete un gruppo variegato… crescere è rischioso, ma lo è di più non crescere. Alla fine rimani piccolo, un infante che è peggio. Il problema degli abusi non si risolve in un giorno. E’ iniziato un processo: è una cosa che da 20 anni noi non avevamo coscienza e ne stiamo prendendo con benedetta vergogna. Dobbiamo andare avanti passo passo. Alcune organizzazioni non sono rimaste contente dell’incontro di febbraio. Li capisco ma ho detto che se avessimo impiccato 100 preti abusatori sarebbero stati tutti contenti ma non avremmo risolto il problema”. Lo ha detto il Papa parlando a braccio nell’Aula Paolo VI alle partecipanti all’Incontro dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali, in occasione della XXI Assemblea Plenaria.
Sono 382 i casi segnalati di abusi sessuali su minori, compresi 198 relativi a minori al di sotto dei 15 anni di età e 184 relativi a minori sopra i 15 anni di età; i casi segnalati coprono il periodo dal 1o gennaio 1990 al 30 giugno 2018 – come risulta dai dati ricevuti dalla Segreteria della Conferenza Episcopale Polacca da tutte le diocesi e ordini religiosi. I dati sono stati elaborati dall’Istituto di Statistica della Chiesa Cattolica e dal Centro per la protezione dell’infanzia.
La necessità dell’ascolto delle vittime come punto di partenza di questo impegno, il maggior coinvolgimento dei laici su questo fronte e la necessità di investire nella formazione e nella prevenzione avvalendosi di realtà con una consolidata esperienza in questo campo. Sono questi alcuni punti su cui è stato posto l’accento nella Riunione Interdicasteriale che si è tenuta stamani nella Sala Bologna del Palazzo Apostolico Vaticano.
È il secondo giorno di lavoro per i partecipanti all’incontro in Vaticano sulla protezione dei minori nella Chiesa. Nella sessione mattutina hanno preso parola il Cardinale indiano Oswald Gracias e il Cardinale Blase Cupich. Nel briefing odierno all’Augustinianum, vengono ripercorsi i momenti principali di oggi, caratterizzati principalmente da due parole: sinodalità e collegialità.
“Ci scusiamo con Dio, con le vittime degli abusi, con le loro famiglie e con le comunità della Chiesa tutta, per tutti i mali arrecati ai bambini, ai giovani e ai loro parenti”. E’ quanto scrivono i vescovi polacchi in un documento pubblicato il 19 novembre 2018 dall’Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca sull’abuso sessuale di bambini e giovani da parte di alcuni membri del clero.
Era il 18 aprile 2010 quando Benedetto XVI incontrò otto vittime di abusi da parte di alcuni religiosi a Malta. Il Papa emerito pregò con loro e assicurò che la “Chiesa avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per investigare sulle accuse e consegnare alla giustizia i responsabili degli abusi”.
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha incontrato due vittime – di cui una minorenne – di abusi compiuti da sacerdoti: “Nell’ascoltare il dolore di queste persone – confida Bassetti – mi sono confermato sul percorso di plagio e, quindi, di abuso di potere che soggiace e prepara quello a carattere sessuale. Una volta di più siamo chiamati a essere rigorosi nella selezione dei candidati al ministero, avvalendoci dell’apporto delle scienze umane: meglio avere meno preti e religiosi, che rischiare la vita di un minore”.
“Anche se è nascosta la dignità emerge sempre”. Papa Francesco si dice entusiasta della modernità delle città degli Emirati, degli sviluppi di un “paese che guarda il futuro” e aperto, con un “un islamismo aperto, non chiuso, di dialogo, un islamismo fraterno e di pace”.
Papa Francesco nomina i membri del Comitato organizzativo dell’incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, che si terrà in Vaticano dal 21 al 24 febbraio 2019. Un incontro fortemente voluto da Papa Francesco, che esprime la volontà fermissima di fare verità su una piaga che va sanata al più presto, quella degli abusi.
Papa Francesco ha nominato stamane l'Arcivescovo Charles Scicluna nuovo Segretario Aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il prelato conserva anche l'incarico di Arcivescovo di Malta.
Il tema degli abusi è stato parte del Sinodo dei vescovi, era già nell’instrumentum laboris, un momento molto importante è stato il mea culpa sul tema espresso dall’arcivescovo Fischer di Sydney: lo sottolinea l’arcivescovo Charles J. Scicluna di La Valletta.
Non è più sacerdote Fernando Karadima, il carismatico sacerdote cileno che si macchiò di abusi e la cui storia ha funzionato da detonatore per una ampia crisi nell’episcopato cileno.
Il compito più urgente dei pastori è "quello della santità". Lo ha detto il Papa ai vescovi di recente nomina che hanno partecipato al Corso promosso dalla Congregazione per i Vescovi.
Giovedì prossimo a mezzogiorno Papa Francesco riceverà nel Palazzo Apostolico Vaticano una delegazione della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti.
No, la Chiesa cattolica in Australia non romperà il segreto della confessione, accettando le raccomandazioni della Royal Commission e l’imposizione di due leggi federali che chiedono di rendere obbligatorio la denuncia di abusi anche se questi sono appresi in confessionale. Lo hanno deciso vescovi e religiosi australiani, al termine dell’assemblea generale di agosto.
La lettera di Papa Francesco al Popolo di Dio “conferma il mandato della trentaseiesima Congregazione generale a continuare a lavorare, a tutti i livelli della Compagnia di Gesù, nella promozione di una cultura coerente per la protezione e la sicurezza dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità. Oltre a confermare questo mandato, il Santo Padre riconoscendo che sarà sempre poco quello che facciamo per chiedere perdono, ci invita ad andare più in là di quanto messo in atto in questi anni, più in là della stessa politica di tolleranza zero, dei protocolli di attenzione ai singoli casi, degli sforzi di riparazione e dei programmi di prevenzione”. Lo scrive Padre Arturo Sosa Abascal, Preposito Generale della Compagnia di Gesù, ai suoi confratelli in una lettera dedicata al tema degli abusi sui minori.
Papa Francesco ha incontrato alcune persone sopravvissute agli abusi da parte del clero irlandese. Ne ha dato notizia il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke.
Dopo la lettera inviata qualche giorno fa il Papa ha ricevuto questa mattina nella residenza Domus Santae Martae Mons. Juan Ignacio González, vescovo di San Bernardo in Cile, e Ana María Celis Brunet, Presidente del Consiglio Nazionale cileno di Prevenzione di Abusi e Accompagnamento delle Vittime.
Gli inviati di Papa Francesco sono arrivati in Cile il 12 giugno per "ripristinare la giustizia e la comunione ecclesiale" nel Paese, colpito dagli scandali degli abusi sessuali da parte del clero nei confronti di minori. Monsignor Charles Scicluna, Arcivescovo di Malta, e il Vescovo Jordi Bertomeu, rimarranno in Cile fino al 19 giugno. Entrambi saranno ospiti della Nunziatura Apostolica a Santiago del Cile e visiteranno anche la diocesi di Osorno.