La notizia del risarcimento record ad una vittima di abusi stabilito da parte della Chiesa Cattolica Australiana è arrivata nella stessa settimana in cui è morto l’arcivescovo Wilson, emerito di Adelaide, che fu persino condannato per aver coperto degli abusi da un tribunale civile, ma che in appello fu invece considerato innocente.
Dopo la lettura della sentenza “ho sentito un grande applauso da qualche parte all'interno della prigione e i tre detenuti vicino a me hanno spiegato che erano felici per me.”. Così il Cardinale George Pell, nella prima intervista esclusiva - rilasciata a Catholic News Agency, l’agenzia in lingua inglese del gruppo ACI - dopo la sentenza che lo ha prosciolto dalle accuse di pedofilia.
“La Santa Sede, che ha sempre riposto fiducia nell’autorità giudiziaria australiana, accoglie con favore la sentenza unanime pronunciata dall’Alta Corte nei confronti del Cardinale George Pell, che lo proscioglie dalle accuse di abuso su minori, revocandone la condanna”. E’ quanto comunica la Sala Stampa della Santa Sede.
Il Cardinale George Pell, prefetto emerito della Segreteria per l’Economia, torna in carcere. È stato infatti respinto il suo appello contro la condanna dello scorso 13 marzo a sei anni per abusi. Dal momento della sentenza, il cardinale già iniziato a scontare la pena. L’udienza di appello si è tenuta il 5 e 6 giugno. Ora, la conferma del reato di colpevolezza. I legali del Cardinale hanno 28 giorni di tempo per presentare l’ultimo ricorso possibile all'Alta Corte di Australia.
Sei anni di carcere. E’ la pena inflitta in primo grado dalla magistratura australiana nei confronti del Cardinale George Pell riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori
Il Cardinale George Pell, condannato in primo grado per abusi su minori, è stato trasferito in carcere. Lo ha deciso a County Court di Melbourne che ha revocato al porporato la libertà su cauzione.
Il Cardinale George Pell è stato riconosciuto colpevole in primo grado da un tribunale australiano di violenza sessuale nei confronti di due 13enni. I fatti risalgono agli anni '90 quando il porporato era Vescovo ausiliare di Melbourne. Il verdetto è stato emesso dalla giuria all'unanimità.
In Australia, il segreto della confessione diventa reato. O, perlomeno, lo diventa nel territorio di Canberra, la capitale dello Stato oceanico, che per primo ha adottato una legge che rende perseguibile il sacerdote che non riporta casi di abuso sui minori anche qualora ne sia venuto a conoscenza durante la confessione.
"La Santa Sede prende atto della decisione emanata dall’autorità giudiziaria in Australia riguardante il Cardinale George Pell". Lo ha detto, questa mattina, il Direttore della Sala Stampa Vaticana Greg Burke.
Pochi minuti di udienza preliminare, e una dichiarazione di innocenza: il Cardinale George Pell è comparso nella mattinata australiana presso il tribunale che lo ha messo sotto accusa per reati sessuali, a Melbourne, dando così il via ad un processo che è, in fondo, è cominciato sui media prima che in tribunale.
Tornerà in Australia per affrontare i capi di imputazione, e per quel periodo sarà in congedo dall’incarico di prefetto della Segreteria per l’Economia: così reagisce il Cardinale George Pell alla notizia di essere indagato per una serie di capi di accusa che riguardano abusi sessuali, e incassa l’appoggio di Papa Francesco che ne apprezza il lavoro per le riforme.
"Le deposizioni del Card. Pell davanti alla Commissione Reale d’inchiesta e la contemporanea assegnazione dell’Oscar per il miglior film a Spotlight, sul ruolo del Boston Globe nel denunciare le coperture dei crimini di numerosi sacerdoti pedofili a Boston (soprattutto negli anni 1960-80), sono state accompagnate da una nuova ondata di attenzione dei media e dell’opinione pubblica sulla questione drammatica degli abusi sessuali su minori, in particolare da parte di membri del clero". E' l'incipit di una lunga nota diffusa stamane da Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana, in merito alla vicenda degli abusi sui minori perpetrati da membri del clero australiano su cui nei giorni scorsi il Card. Pell è stato chiamato a deporre. .
Padre Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha incontrato in due diverse occasioni David Ridsdale, Andrew Collins e Peter Blenkiron, tra le vittime di abusi sessuali da parte del clero a Ballarat in Australia. Sull'argomento, nei giorni scorsi, il Cardinale Prefetto della Segreteria per l'Economia George Pell ha deposto in videoconferenza con la Royal Commission australiana che si occupa della vicenda.
Certo è difficile non vedere un nesso, almeno ideale, tra la vittoria dell’ Oscar per miglior film di “Il caso Spotlight” in una notte californiana e l’inizio dell’interrogatorio del cardinale australiano Pell quasi nelle stesse ore, da parte della Commissione statale che in Australia indaga su casi di abusi sessuali in quel paese.
Il Cardinal Pell è “un uomo di integrità” caratterizzato dall’impegno alla verità e all’aiuto degli altri, “particolarmente quelli che sono stati feriti e stanno combattendo.” Il caso del Cardinal George Pell, che dopo un lungo servizio di arcivescovo in Australia è stato chiamato al servizio della Curia romana, si arricchisce di un nuovo capitolo: alle accuse di un membro della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori di aver coperto abusi quando in Australia; alla presa di posizione della Commissione stessa che ha sottolineato che suo compito non è prendere posizioni precise; ora si aggiunge la posizione dei vescovi dell’Australia. Che difendono a spada tratta il Cardinal Pell.
È una dichiarazione breve, che serve solo a stabilire le competenze della commissione. Perché uno dei suoi 17 membri, Peter Saunders, un ex vittima di abusi che ora aiuta le vittime di abusi, ha commentato in tv la situazione che riguarda il Cardinal George Pell, accusato di aver corrotto un ragazzo perché non dicesse niente degli abusi dello zio prete. Saunders riceverà una querela del Cardinal Pell, che ha negato ogni addebito di copertura. E riceve anche la sconfessione della Commissione di cui fa parte.
Ci sarà probabilmente una azione legale da parte del Cardinal George Pell, prefetto della Segreteria dell’Economia, nei confronti di Peter Saunders, un membro della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori ed ex vittima, che in una trasmissione tv australiana ha usato parole durissime nei confronti del Cardinale, accusandolo di essere stato al limite freddo e insensibile nel trattare i casi delle vittime, e sostenendo che la sua posizione è “insostenibile.” Parole che hanno colpito anche in Vaticano, tanto che Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha dovuto spiegare in una dichiarazione che le parole di Saunders sono attribuibili a lui solo, e non sono le opinioni della commissione.